Venezia. Auto mitragliate da chicchi di grandine grandi come palle da tennis. Serrande, finestre, “veneziane” divelte dalla forza eccezionale del vento, muri della case crepate per la caduta degli alberi, pannelli solari completamente distrutti. La furia del maltempo ha colpito il Veneto con violenza creando uno scenario apocalittico e costringendo molti cittadini alla conta dei danni, spesso molto pesante. Inevitabile, dunque, che molte vittime dei nubifragi avvenuti nei giorni scorsi si stiano rivolgendo alla nostra associazione chiedendo lumi su come muoversi.
Per certi versi, infatti, pare regnare molta confusione circa le possibilità e le modalità di rimborso, anche perché si attendono le mosse del governo per il riconoscimento dello stato di emergenza in Veneto e, soprattutto, lo stanziamento dei relativi fondi di solidarietà nazionali.
“In questa fase – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – è fondamentale documentare nel modo più completo e chiaro possibile i danni subiti – soprattutto con fotografie e video – e le spese sostenute e da sostenere. La nostra associazione che è sempre aperta anche tutta l’estate, è disponibile per consulenze e per informazioni riguardanti il rapporto con la propria assicurazione”.
Attualmente la situazione è in divenire e saranno poi Regione e Comuni a indicare eventuali strade per la richiesta di indennizzi tramite i finanziamenti pubblici. Ora tutta la partita avviene invece fra privati cittadini e relative assicurazioni.
Per quanto concerne l’auto, si sa che l’Rc, da sola, non copre i danni da maltempo (grandine in primis) e quindi se l’automobilista non ha un’apposita polizza non potrà far valere nessuna richiesta risarcitoria. I condomini sono per lo più assicurati mentre è diverso il discorso per le case unifamiliari, molte delle quali non hanno coperture per i danni atmosferici.
Se i fondi messi a disposizione da Regione e governo verranno destinati anche a privati cittadini – come si suppone – allora bisognerà attendere le indicazioni dei Comuni, senza scordare nel frattempo la raccolta della documentazione necessaria per far valere i propri diritti. Particolarmente complessa la partita di chi intende far emergere eventuali responsabilità dell’amministrazione locale nella gestione del territorio, ritenendo dunque di essere stato danneggiato da un evento eccezionale, sì, ma che avrebbe impattato in modo meno nefasto con una adeguata manutenzione o con interventi non effettuati (e magari sollecitati dagli stessi privati poi vittime del maltempo)
“Chiunque abbia bisogno può contattarci allo 041-5349637 – conclude Garofolini – la nostra sede è aperta anche per tutto il mese di agosto quindi assisteremo tutti coloro che ne abbiano bisogno”.