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Conto corrente cointestato: costi accessibili, ma le opzioni disponibili sono poche

Come di consueto, proponiamo l’indagine dell’ Osservatorio ConfrontaConti.it.

Scegliere un conto corrente cointestato è un’opzione disponibile per tutti i risparmiatori privati. Molte banche, però non propongono (o non pubblicizzano) la possibilità per i nuovi clienti di aprire un conto cointestato, rendendo ai consumatori più difficile scegliere il prodotto giusto. In media, un conto cointestato costa poco più di 33 euro all’anno (con possibilità di riduzione rispettando le condizioni della banca) e include la carta di debito. Anche questi conti sono abbinabili alla carta di credito, con un costo di poco meno di 25 euro all’anno. Il conto corrente può essere intestato a più risparmiatori, che siano coniugi, familiari o persone, tra cui non intercorre alcun rapporto di parentela. Questo tipo di conto è molto diffuso anche a livello aziendale. Si tratta di una tipologia di conto corrente che, per vari motivi, non viene spesso pubblicizzata dagli istituti bancari che, in alcuni casi, non consentono l’apertura del proprio conto principale in modalità cointestata.

A fotografare l’attuale stato del mercato bancario per quanto riguarda il settore dei conti cointestati è la nuova indagine dell’Osservatorio ConfrontaConti.it che ha analizzato le proposte delle banche, valutando costi e caratteristiche delle offerte a disposizione dei risparmiatori privati che intendono accedere a un nuovo conto corrente cointestato tra due o più soggetti.

Lo studio ha seguito due filoni diversi: la semplicità con cui è possibile ottenere informazioni e richiedere l’apertura di un conto cointestato oltre che i costi effettivi, le commissioni e i servizi abbinati che caratterizzano ad oggi il mercato bancario. Dall’indagine emerge come l’accesso a un conto corrente cointestato, nonostante costi ridotti, sia più difficile rispetto a un conto con un singolo intestatario.

Conto cointestato: trovare quello giusto non è facile

L’indagine dell’Osservatorio ha preso in considerazione 30 diversi conti correnti, proposti da altrettanti istituti bancari, andando a considerare, per ogni istituto, il conto corrente “di riferimento” che, in genere, rappresenta la proposta entry – level alla gamma di conti. Nell’analisi sono stati considerati sia banche tradizionali che banche online e multi-canale, oltre che conti disponibili con apertura online oppure con apertura in filiale.

Dai dati raccolti dallo studio, analizzando fogli informativi e pagine web dei singoli conti considerati, è emerso come solo nel 46% dei casi viene indicata chiaramente la possibilità di apertura del conto con co-intestazione. Nella maggior parte dei casi invece le banche non consentono l’apertura online del conto con due o più intestatari e non fanno alcun riferimento alla possibilità di apertura del conto in filiale.

Per i risparmiatori privati interessati alla possibilità di co-intestazione di un conto, quindi, è molto più difficile analizzare le proposte disponibili e orientarsi sul mercato. Le opzioni disponibili sono nettamente inferiori e spesso non vengono esplicitate in modo completo generando una carenza informativa che può limitare il diritto di un consumatore di accedere a un conto cointestato.

I costi del conto cointestato: canone e carte di pagamento

Secondo i dati raccolti dallo studio, un conto corrente cointestato prevede in media un canone di 33,55 euro all’anno. La differenza di spesa è ridotta tra i conti proposti dalle banche tradizionali (36,96 euro/anno) e i conti proposti dalle banche online o dalle banche con poche filiali sul territorio (31,65 euro/anno). Per tutti i conti analizzati che prevedono un canone maggiore di zero, è possibile ottenere uno sconto sul canone fino all’azzeramento, rispettando le condizioni fissate dalla banca.

Tutti i conti includono una carta di debito abbinata, generalmente proposta con canone zero (la media è di 2,42 euro all’anno di canone per questa carta di pagamento). Il prelievo è quasi sempre gratuito (0,18 euro di commissione media) quando l’operazione viene effettuata presso gli ATM della banca che ha emesso la carta.

Per le operazioni da ATM di altre banche, in area euro, la commissione media richiesta è di 1,36 euro. Inoltre, nel 42% dei casi considerati c’è la possibilità di accedere a prelievi gratis rispettando alcune condizioni (importo minimo di prelievo e/o possibilità di effettuare un certo numero di prelievi gratis in un mese).

Si può anche richiedere la carta di credito: per le carte “Classic” (le proposte entry – level delle banche) con un plafond da almeno 1.500 euro (eventualmente incrementabile su richiesta) è previsto un costo di 24,49 euro all’anno. In questo caso c’è una differenza più marcata tra banche tradizionali e banche online e multi-canale: i conti delle banche tradizionali prevedono un costo di 44,50 euro per un anno per la carta di credito, mentre per le banche online o con poche filiali sul territorio, la carta di credito costa 11,99 euro per un anno.

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