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Per tre anni non paga la tassa rifiuti porta a porta, fermo amministrativo per un pensionato padovano. “Ma nessuno è mai andato a raccorglierli la spazzatura”

Quando si parla di rapporti fra cittadini e pubblica amministrazione, soprattutto se ci sono di mezzo le tasse, spesso la realtà supera anche i picchi più impensabili della fantasia. Da questo punto di vista la storia di Franco Collu, 79enne pensionato di Codevigo, Padova, raggiunge livelli da teatro dell’assurdo.

L’uomo, ora seguito dall’Adico, si è ritrovato con il fermo amministrativo della vettura per il mancato pagamento di alcuni tributi relativi alla Tari, la tassa sui rifiuti. Un vero danno, per l’anziano, che, come vedremo nel proseguo della storia (che in realtà è del tutto reale), vive in un luogo alquanto isolato e la vettura, dunque, diventa mezzo più che fondamentale per qualsiasi spostamento. Ebbene, qualcuno dirà: se non ha pagato le tasse è un evasore, quindi merita quel fermo. Perché tutte queste manfrine? Però, c’è un però.  

Da 11 anni circa l’anziano paga regolarmente la tassa sulla raccolta della spazzatura ma da altrettanti anni nessuno va a ritirarla. Motivo? Come scrive chiaramente Franco Cossu in una delle sue ultime mail inviate all’amministratore comunale, “non sono utilizzatore del servizio di raccolta immondizie per tassativo rifiuto degli addetti al servizio per lontananza dell’abitazione dalla strada comunale. Abitazione raggiungibile solo tramite una stretta e disagevole strada sterrata, più volte segnalata al signor sindaco protempore”.

Ebbene, riassumendo il punto è questo. Per 11 anni il pensionato paga un servizio di cui non usufruisce. A un certo punto, però, si stufa e così nel 2017, nel 2018 e nel 2019, non paga l’imposta, motivando la decisione con la lettera citata sopra.

Apriti cielo. Per l’amministrazione questo è un affronto che si paga senza se e senza ma. Quindi ecco la punizione del Comune, l’immediato fermo amministrativo dell’auto. Che per essere sbloccata richiede un esborso di 500 euro. “La storia è palesemente grottesca – commenta Carlo Garofolini, presidente Adico -. Tanto più che, da quanto raccontato dal socio, nessuno lo aveva messo subito a conoscenza del fermo e così ha rischiato si essere bloccato dalle forze dell’ordine con un’auto che si spostava “illegalmente. Chiederemo l’immediata restituzione dei soldi pagati per lo sblocco nonché la risoluzione del suo problema. Valutiamo anche il rimborso perché il nostro iscritto ha pagato per anni la tassa su una raccolta rifiuti mai avvenuta”.

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