Scopre uno striscio sul monitor della tv nuova ma il negozio si rifiuta di sostituirla. Anziano mestrino chiede aiuto all’Adico

MESTRE/CESSALTO (TV). Quando ha aperto l’imballaggio, supportato dal figlio, ha strabuzzato gli occhi di fronte a quello striscio sullo schermo del televisore che aveva appena acquistato per essere al passo con il nuovo digitale terrestre. Da quel momento, però, per A.P., 75enne pensionato mestrino, è cominciata una vera e propria odissea che gli sta togliendo il sonno. La Sme, dove ha comprato l’apparecchio, si rifiuta infatti di sostituirglielo, negando la possibilità che lo striscio sia stato provocato in fase di imballaggio (o prima). Così, per cercare di risolvere una vicenda che lo sta assillando, l’anziano si è rivolto all’Adico e tramite l’associazione ha intimato al punto vendita di sostituire il televisore senza ulteriori costi.

“La vicenda – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – lascia stupefatti. Al di là del fatto che il nostro socio è più che convinto di non essere l’autore di quel danno e ha pure un testimone, ma non capiamo davvero come possa un negozio, soprattutto in una fase economica così delicata per tutti, famiglie e commercianti, rifiutare di venire incontro al proprio cliente, fra l’altro persona anziana e quindi più sensibile di fronte a queste problematiche”.

La storia comincia il 18 agosto quando il pensionato e il figlio hanno acquistato un televisore LG alla Sme di Cessalto di Treviso. Una volta scelto l’apparecchio, esposto sugli scaffali, il venditore è andato a prenderlo in magazzino, già imballato. L’anziano e il figlio, come fanno praticamente tutti, hanno preso lo scatolone senza controllare il contenuto e si sono recati a casa. Qui, la brutta sorpresa: uno striscio sullo schermo. Padre e figlio sono dunque andati alla Sme di Marghera, abitando a Mestre, e si sono rivolti a un commesso che li ha tranquillizzati: “le sostituiamo la televisione”. Purtroppo, però, l’intervento del capo reparto ha cambiato le carte in tavola. Il venditore, infatti, ha sostenuto l’impossibilità di un danno in fase di imballaggio, incolpando di fatto l’uomo per lo striscio sul monitor, e accogliendo la sostituzione ma solo con un ulteriore esborso di 150 euro.

“Con il nostro ufficio legale abbiamo intimato al negozio di cambiare la tv senza costi aggiuntivi – continua Carlo Garofolini -. Non capiamo davvero che ostacoli ci siano. E’ vero che in questi casi non esiste il diritto di recesso ma dato che la tv ha un difetto che si poteva individuare solo sballandola lì al momento, in negozio, cosa che non fa nessuno, l’uomo ha tutto il diritto di ricevere un nuovo televisore. Anche considerando il momento così difficile, i commercianti dovrebbero avere una attenzione ancora maggiore per i propri clienti. Beh, a oggi quella attenzione da parte della Sme non si è manifestata”.   

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