C’è chi contesta l’aspetto fisico della persona presentata, chi quello lavorativo. C’è chi si lamenta degli eccessivi costi non supportati da un adeguato servizio e chi protesta per la scarsità dell’offerta. Ma poi c’è anche chi si definisce molto soddisfatto se non addirittura entusiasta perché ha trovato l’anima gemella. Sia quel che sia, la cosa certa è che ormai sempre più persone si rivolgono alle agenzie matrimoniali per cercare l’altra metà della mela e per convolare a nozze, come testimoniano i vari casi seguiti dall’ufficio legale dell’Adico e i 180 commenti (la maggior parte dei quali recenti) che appaiono sul sito dell’associazione e che riguardano appunto queste realtà. “Abbiamo più di qualche pratica aperta relativa alle agenzie matrimoniali – conferma Carlo Garofolini, presidente dell’associazione -. Quasi tutte le persone che si sono rivolte a noi per tale motivo lo hanno fatto per contestare il mancato rispetto di quanto promesso. Bisogna tenere conto che queste agenzie chiedono anche fino a 2 mila euro per un numero preciso di presentazioni. Qualcuno per conoscere la potenziale anima gemella è dovuto andare all’estero. Il trend in netta crescita dell’utilizzo delle agenzie matrimoniali è lo specchio di una società in cui le relazioni di coppia sono sempre più complesse”. Il profilo dei soggetti che si sono rivolti all’associazione non è definito. Ci sono persone relativamente giovani (ma sempre over 30) fino a soci più anziani che quasi sempre hanno un divorzio alle spalle. “Abbiamo più volte analizzato le dinamiche dei divorzi nel territorio veneziano e non solo – continua Garofolini – e qualche anno fa abbiamo avviato lo sportello “divorzi e separazioni consensuali” visto che molte persone ci chiedevano informazioni in merito. Naturalmente non critichiamo la modalità di ricerca dell’anima gemella tramite le agenzie matrimoniali anche perché più di qualcuno si definisce molto soddisfatto per il risultato raggiunto. Non possiamo però non evidenziare come siano cambiati i tempi e ci auguriamo che le relazioni interpersonali, anche avvelenate dal sovra-utilizzo dei social, migliorino”.