VENEZIA. “La nostra associazione intende seguire e promuovere sul territorio tutte quelle iniziative tese a comprendere quale possa essere l’impatto sulla salute della tecnologia di quinta generazione conosciuta come 5G. Siamo molto preoccupati e per questo abbiamo già contattato alcuni comitati locali che si stanno organizzando per contrastare questa tecnologica iper-veloce, in una società che sta ancora studiando e valutando le conseguenze dell’elettrosmog sui cittadini”. Carlo Garofolini, presidente del’Adico, comunica quella che sarà una delle prossime battaglie dell’associazione, da sempre in prima linea per difendere l’ambiente e la salute. “La domanda sorge spontanea – prosegue il presidente -. Abbiamo davvero bisogno di questa nuova tecnologia? E’ necessario aggiungere un nuovo possibile fattore di rischio per la salute in una società che viaggia già a mille all’ora? Non vogliamo fare gli oscurantisti e non abbiamo le competenze mediche per giudicare quali potrebbero essere le conseguenze sul nostro fisico. Constatiamo, però, che gli studi sull’elettrosmog sono ancora allo stadio embrionale e, a seconda di chi li commissiona, forniscono risultati diversi. Ma i dati certi rivelano un aumento dei casi di patologie tumorali al cervello riferite spesso a persone giovani o relativamente giovani. A nostro giudizio è pericoloso introdurre anche questa nuova tecnologia e anzi, sarebbe il caso di cambiare i nostri stili di vita perché ambiente e salute ne stanno risentendo in modo massiccio. Naturalmente siamo disposti ad ascoltare tutte le voci ma non possiamo negare di essere già molto vicini alle istanze presentate dall’alleanza italiana Stop 5G”.
Una risposta
prima di tutto la salute!!!!Stop 5 G fino a che non ci sono certezze!!