Gli italiani vivono con gli occhi fissi sul display di telefonini e tablet e, secondo le statistiche, passano in media quattro ore al giorno collegati a internet. Ma, quando arriva agosto, finalmente si prendono una pausa. Sotto l’ombrellone si dimenticano dei dispositivi elettronici e tornano a leggere quotidiani e settimanali, abbandonando la realtà digitale per tornare ad abbracciare quel pezzo di old economy rappresentato dai prodotti cartacei.
Lo rivelano i dati raccolti dal portale “Italiani.coop” nell’ambito di una indagine su come cambiano i consumi e i comportamenti nel mese di agosto. I numeri più significativi riguardano proprio il comportamento nei confronti della tecnologia: gli utenti unici che navigano su internet calano rispetto alla media annuale del 3,9 per cento. Ovviamente, la diminuzione più consistente riguarda i collegamenti via personale computer (-19%), ma viene segnalato anche l’1 per cento in meno da collegamenti via smartphone. Il dato ancor più controcorrente riguarda le vendite di giornali e periodici: in agosto si registra un aumento che rispettivamente arriva al 7,5 e al 5 per cento.
Dal resto, che agosto sia il momento in cui si stacca la spina è confermato anche dai dati sul consumo televisivo. Italiani.coop ha rielaborato i dati Auditel sullo share dei principali canali televisivi: complice il fatto che si passa più tempo fuori casa (se non addirittura all’estero, con espatri che salgono del 139%), si ha ha un drastico calo degli spettatori: l’ascolto medio giornaliero scende da 13 a 10 milioni (-27,8% nella fascia oraria dalle 18 alle 20.30, -27,9% dalle 20.30 alle 22.30).
Cambiano anche i consumi alimentari, come si può ben immaginare. Più interessante capire in che termini percentuali: i consumi di bevande salgono complessivamente del 15%, con le punte più elevate per la birra (+39%), tè e bevande dissetanti (+44%). Gli italiani dimostrano di aver sviluppato una tendenza al bere ghiaccato, visto che scendono gli acquisti di elettrodemestici nel periodo ma non quello dei congelatori (+11%) e dei frigoriferi (+10%). I quali, almeno in agosto, non servono per riporvi i prodotti surgelati, di cui si fa meno uso (-20%).
Complessivamente, ne esce l’immagine di un italiano che si mette sotto l’ombrellone e da lì si muove poco: semprE ad agosto, il numero di biglietti cinematografici venduti scende del 36,7% rispetto alle medie dell’anno, quelli per mostre ed esposizione del 53,6%, per spettacoli teatrali del 41,1%. Tengono i concerti, grazie ai numerosi festival lungo la penisola, il cui calo si limita al 4,7%.
di Luca Pagni
fonte: repubblica.it