Attende da 6 mesi le bollette di luce e gas, 72enne di Mira si affida all’Adico. Garofolini: “vive un incubo, teme l’invio di un’unica fattura da capogiro”

Mira. Decine e decine di “visite” e di telefonate, non certo di cortesia, allo sportello riservato ai clienti, innumerevoli reclami, almeno un paio di segnalazioni all’Arera. Risultato? Il nulla. E così G.Z., 72enne pensionata di Mira, continua a vivere nell’angoscia che per un anziano si tramuta in insonnia o, di contro, in incubo, il tutto per una vicenda all’apparenza banale e risolvibile in pochi minuti.

Infatti l’anziana, che come molte persone in età avanzata fa della scrupolosità un modus vivendi, dallo scorso settembre non sta più ricevendo le bollette luce e gas di E.On, che dovrebbero arrivare, secondo precedenti accordi, con cadenza mensile. Di fatto da oltre 6 mesi la donna non può pagare le bollette, circostanza che, come detto, le sta togliendo il sonno. G.Z. le ha davvero provate tutte dalle continue segnalazioni verbali ai reclami scritti. Ora, però, ha deciso di fare un passaggio ulteriore affidandosi all’ufficio legale dell’Adico, puntando sull’associazione mestrina guidata da Carlo Garofolini e ben presente sul territorio.

“E’ quasi surreale dover combattere una battaglia per tutelare una pensionata che pretende solo di pagare le bollette di luce e gas – commenta lo stesso Garofolini -. Solitamente i contenziosi nel mondo delle forniture seguono esattamente la direzione opposta. Certo, siamo sconcertati dal comportamento di E.On che, a quanto ci ha riferito la socia, non ha di fatto giustificato in modo concreto il motivo del blocco. La donna si è affidata anche un professionista che ha correttamente scritto allo sportello del consumatore di Arera chiedendo un intervento tempestivo nei confronti del fornitore. La risposta è arrivata tanto tempestiva quanto evasiva. E intanto l’anziana non dorme la notte per un disservizio dal quale non riesce a uscirne”.

Naturalmente la volontà di risolvere il caso e tutte le ansie che ne derivano ha come principale motivazione il timore di ritrovarsi con un debito consistente, con un’unica bolletta dagli importi proibitivi e magari, beffa delle beffe, anche con relative more e sanzioni (che ovviamente verrebbero contestato nell’immediato).

“Siamo convinti che la situazione verrà risolta in tempi molto brevi – conclude Garofolini – anche se, in realtà, il tempo passato è già ben oltre i limiti della pazienza”.