Audiweb svela i primi dati mobile: gli italiani navigano più da smartphone che pc

Alla fotografia dell’internet italiana fino a oggi mancava un pezzo rilevante, ovvero tutto quello che facciamo decine di volte al giorno quando consultiamo social network, news e app su smartphone e tablet. I primi dati confermano un sentore diffuso tra gli addetti ai lavori: l’internet mobile non è un fratello minore di quanto avviene su pc, anzi, nella giornata media lo supera. 

Lo certificano i dati di gennaio, febbraio e marzo 2014 diffusi da Audiweb durante lo Iab Seminar che si è tenuto nella sede milanese del Sole 24 Ore. A marzo gli utenti internet attivi su base mensile in Italia erano 25milioni tra i 18 e i 74 anni, dato che nel giorno medio scende a 19,8 milioni. Di questi, quelli che accedono a internet da smartphone e tablet sono 17,2 milioni, contro i 24 milioni che lo fanno su pc. Se invece guardiamo il giorno medio, scopriamo che smartphone e tablet superano il pc: 14,5 milioni contro 12,5 milioni. Significa in sintesi che gli utenti mobile sono più attivi.

Che cosa fanno gli utenti su mobile? In primo luogo controllano i social network (59% del tempo totale), poi vanno su siti o app legati al mondo dei cellulari , contenuti vari di intrattenimento, portali. Le news e le mail, invece, hanno una quota molto più elevata da pc. 

I dati sono i primi, arrivano quando ormai l’abitudine di usare internet sul cellulare, specie per i più giovani, è consolidata e danno ancora una rappresentazione parziale. Il metodo di indagine prevede panel rappresentatitivi della popolazione italiana. A oggi la rilevazione di Audiweb per i pc conta 40mila panelist. I nuovi dati su mobile, individuati insieme ai partner di ricerca Nielsen, Doxa e Memis, arrivano invece solo da un campione di 4mila unità fatto da 3mila smartphone e mille tablet cui è stato applicato il meter di rilevazione. I device presi in esame hanno sistema operativo iOS e Android, manca Windows mobile che in Italia ha una quota di tutto rilievo. «Il nostro campione crescerà nella sua composizione nei prossimi mesi – spiega al Sole 24 Ore Enrico Gasperini, presidente Audiweb -. Per migliorare il nostro lavoro abbiamo bisogno di budget, con le risorse che avevamo a disposizione è stato già un miracolo fornire questi primi dati». Carlo Noseda, presidente di IAB Italia, sottolinea che la disponibilità di maggiori informazioni sul mercato «permette di avere una maggiore trasparenza e dunque sarà un vantaggio per l’industria. Possiamo oggi dire che il mobile è d’attualità, non una moda». Marta Valsecchi, responsabile ricerca dell’osservatorio mobile marketing & service del Politecnico di Milano, ha detto che a fine 2014 saranno 45 milioni gli smartphone in circolazione in Italia e 12 milioni i tablet (su quest’ultimi si avuta la crescita maggiore rispetto a un anno fa: + 113,5%). Le previsioni del mercato per il 2014 sono positive: si prevede di raggiungere i 300 milioni di euro di investimenti pubblicitari su mobile, pari a circa il 14% del totale investimenti in internet advertising e al 5% dell’investimento su tutti i mezzi.

(fonte il Sole24ore.com)

Una risposta

  1. E’ logica conseguenza della pubblicità per alcuni prodotti. La massa delle persone si adegua a fare ciò che il commercio detta come legge. E’ come essere dipendenti da droghe.

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