Viene chiamato “fleximan” ed è considerato una specie di supereroe da alcuni (o forse molti) automobilisti che evidentemente non sanno distinguere tra protesta e atto vandalico. La sua peculiarità – se si tratta di una sola persona – è quella di segare gli autovelox, come estrema espressione di contrarietà nei confronti di questi strumenti ritenuti vessatori per i cittadini. L’ultimo episodio in ordine di tempo si è registrato venerdì scorso a Carceri, in provincia di Padova. Ma sarebbero una dozzina, negli ultimi tempi, i rilevatori di velocità segati in Veneto (ma non solo) soprattutto nelle province di Treviso e, appunto, nel Padovano.
In tale contesto proponiamo qui di seguito l’intervento di Carlo Garofolini nel Gazzettino di Padova (intervista del giornalista Mauro Giacon) relativo proprio a questo tema. E ricordiamo che da sempre Adico contesta l’utilizzo improprio e vessatorio di molti rilevatori di velocità (ma anche, per esempio, delle telecamere ai semafori che multano la macchina ferma con le ruote sopra la linea d’arresto), posizionati solo per fare cassa. Ma è pure vero che spesso tali strumenti vengono richiesti dai residenti di zone a rischio, dove l’alta velocità è all’ordine del giorno e crea grandi problemi di sicurezza. In conclusione riteniamo ingiusto e irresponsabile giustificare le azioni di chi, come il fantomatico fleximan, guasta un’apparecchiatura che fra l’altro viene pagata dall’intera cittadinanza.
Fermo restando che non possiamo fare altro che condannare chi utilizza come metodo di protesta azioni vandaliche, perché non si possono definire altrimenti i comportamenti di chi sega gli autovelox, insistiamo sul fatto che troppo spesso questi strumenti vengono usati in modo improprio, senza un adeguata cartellonistica o con una cartellonistica fuorviante.. La sensazione, in quei casi, è che si voglia fare cassa. Prendiamo l’esempio di Cadoneghe dove anche noi abbiamo ricevuto la scorsa settimana la comunicazione di tre ricorsi accolti per altrettanti nostri soci. Quell’ autovelox e soprattutto le tempistiche di posizionamento della cartellonistica hanno creato il caos che conosciamo. E così gli automobilisti si sentono vessati e il rapporto fra cittadini e istituzioni si incrina sempre più soprattutto quando, con una scarsa comunicazione, si modificano da un giorno all’ altro i limiti di velocità. Naturalmente Adico promuove sempre la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile, ma come detto troppo spesso sembra che certi strumenti siano utilizzati solo per fare cassa considerando che le multe a volte servono proprio per salvare bilanci comunali in difficoltà.. Ma non dovrebbe essere questo il loro scopo non si devono utilizzare i cittadini come bancomat, perché se no il rischio è quello di provocare comportamenti inaccettabili come appunto l eliminazione fisica degli autovelox da parte di persone di certo esasperate che però non aiutano la battaglia di chi contesta legittimamente l utilizzo non congruo dei rilevatori di velocità..