Bollette “pazze” del gas, rimborso di 7.500 euro per una pensionata trevisana

Treviso. In attesa di una sentenza che tarda a venire – quella del Tar del Lazio in programma per il 17 luglio – e di un altro pronunciamento – questa volta dell’Antitrust – l’impegnativa battaglia di Adico a favore degli utenti Enel Energia “bastonati” a gennaio da bollette del gas stratosferiche, continua a produrre alcuni risultati strepitosi che ridanno il sorriso a una parte di clienti seguiti dall’associazione. A tirare un sospiro di sollievo, in questo caso, è D.B., 69enne pensionata di Quinto di Treviso, la quale si è vista annullare due bollette – una da 4 mila e 500 e un’altra di circa 3 mila e 800 euro – dopo l’intervento dell’ufficio legale di Adico che, come per tutti gli altri utenti vittime di tariffe quadruplicate fra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, ha contestato la mancata comunicazione rispetto ai nuovi prezzi applicati da Enel Energia oltre che l’incongruità delle nuove stratosferiche tariffe. 

La donna ha dunque ricevuto una bolletta a credito (quindi a proprio favore) che segna un meno 7.542,16 euro anche se nel suo caso quell’importo riguarda un periodo più lungo rispetto agli altri iscritti che va da novembre 2022 a marzo 2024. 

La donna, che aveva già iniziato a pagare le rate, riceverà i soldi già sborsati e godrà appunto della bolletta a credito. Il motivo di questo risultato è , come sempre nelle vittorie ottenute su questo fronte, legato ai tempi di comunicazione del rinnovo contrattuale. Nel caso di D.B., infatti, Enel Energia riconosce che “a causa di un mero errore materiale” la comunicazione è avvenuta oltre i tempi previsti per legge. 

“Noi – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – per tutti i 200 soci che seguiamo contestiamo ad Enel la mancata comunicazione perchè così ci riferiscono i diretti interessati. L’azienda per ogni singolo iscritto, ci comunica invece i tempi dell’invio del messaggio. Noi non possiamo fare altro che credere a quanto ci viene comunicato perchè, non essendoci l’obbligo di comunicare il rinnovo via pec o con raccomandata con ricevuta di ritorno, non possiamo opporci a quanto ci dicono. Nei casi conclusisi positivamente, Enel ammette un ritardo nella comunicazione. Purtroppo questo è avvenuto per circa il 15% dei casi seguiti”.

In tale contesto, Adico sottolinea come tutti i socio siano seguiti con le stesse identiche modalità “Quando annunciamo un risultato positivo – prosegue Garofolini – c’è chi ci incolpa di non aver seguito con altrettanta attenzione il proprio caso. E’ davvero spiacevole sentire queste cose, vedendo l’inredibile lavoro che sta svolgendo il nostro ufficio legale. Purtroppo questa è una situazione totalmente ingarbugliata per la quale crediamo che si Enel Energia che Arera abbiano molte responsabilità”. 

C’è ancora molta attesa, intanto, per due pronunciamenti annunciati per questa estate ma non ancora concretizzatisi. Uno è la sentenza del Tar del Lazio che deve pronunciarsi sul ricorso presentato da Enel Energia multata lo scorso novembre  per modifiche unilaterali del contratto. In realtà si tratta di una circostanza caotica perchè, di contro, si attende anche l’Antitrust che deve esprimere il proprio parere proprio riguardo i rinnovi di cui abbiamo parlato sopra. Qui la partita si gioca su una pratica commerciale che potrebbe essere definita “scorretta” aprendo, ci si augura, la possibilità di annullare le bollette del gas quadruplicate (se non quintuplicate).     

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