Quanto è costata e quanto costa ancora l’inflazione alle famiglie venete? Secondo i dati dell’Istat elaborati da Adico, i rincari si sono trasformati in vere e proprie stangate tanto da mandare sostanzialmente in default molti nuclei familiari residenti in regione.
Per capire l’impatto del carovita esploso nel 2022 è sufficiente elencare alcuni numeri più che emblematici. La spesa mensile mediana (ovvero riferita a più della metà delle famiglie) è passata dai 2.169 euro del 2021 ai 2.372 euro del 2022 e ai 2.476 dell’anno scorso. Quest’anno l’aumento è destinato a essere più limitato perchè l’inflazione ha subito una netta frenata, ma comunque ci sarà e sommato a quelli degli anni precedenti può risultare deleterio.
Di fatto, nel 2023 le famiglie veneto hanno tirati fuori per le spese di ogni tipo ricomprese nel paniere Istat (abitazione, spesa alimentare, salute, trasporti, mobili, ristorazione e quant’altro) 1.250 euro in più dell’anno prima e addirittura 3.360 euro in confronto al 2021. Insomma, l’inflazione si è fagocitata praticamente tre stipendi medi in due anni a fronte di salari che sono fermi da decenni (se non addirittura in calo).
L’impatto più funesto è stato sicuramente quello delle bollette, che nel 2022 sono costate circa 600 euro in più del 2021 – anche se poi hanno fatto registrare un calo nel 2023 – e dei prodotti alimentari che, pure nel 2024, continuano a crescere a ritmi superiori rispetto alle altre voci. Ma anche diverse categorie, come trasporti e servizi di ristorazione e di alloggio, hanno contribuito a rendere la quotidianità delle famiglie venete alquanto pesante e le conseguenze si possono toccare con mano pure quest’anno.
“Siamo molto preoccupati da una situazione che ci appare ogni giorno più complessa – commenta il presidente di Adico, Carlo Garofolini -. Interi stipendi sono stati bruciati dai rincari e non esistono strumenti per tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori ma neanche quello dei pensionati che, anche con la rivalutazione, non vedono garantito il proprio livello di spesa. Inutile girarci intorno, se non si aumentano gli stipendi in senso reale, al di là poi di un provvedimento importante come il taglio di cuneo fiscale, non si uscirà da questa crisi. Come Adico – prosegue Garofolini – riteniamo utili anche interventi emergenziali come i bonus, ma devono rientrare in un progetto complessivo e strutturato. Fra l’altro, come abbiamo già indicato in un precedente studio, la categoria più in difficoltà è la classe media, spina dorsale del nostro Paese. E per i lavoratori che vi appartengono non sono previsti grandi benefici. Ora l’inflazione ha registrato finalmente un calo se anche a determinarlo sono stati in parte dieci rialzi dei tassi di interesse che fortunatamente ora stanno scendendo, seppur molto lentamente. Creare lavoro qualificato e alzare gli stipendi sono gli strumenti più adeguati che cercare di ottenere una vera e propria svolta”.
Spesa famiglie venete. Elaborazioni Adico su dati Istat (confronto 2021/2022/2023).
SPESA MEDIANA mensile 2023: 2.476,85
SPESA MEDIANA mensile 2022: 2.372,67
SPESA MEDIANA mensile 2021: 2.196,47
differenza assoluta spesa mediana mensile 2023/2022: +104,18 euro
differenza assoluta spesa mediana mensile 2023/2021: + 280,38 euro
differenza assoluta spesa mediana mensile 2022/21: + 176,20 euro
differenza percentuale spesa mediana mensile 2023/2022: +4,2%
differenza percentuale spesa mediana mensile 2023/2021: + 11,32%
differenza percentuale spesa mediana mensile 2022/21: + 7,4%