MIRA (VENEZIA). Si chiamano “krazy looms” e sono dei piccoli ciondoli di plastica gommata e i bambini li adorano perché con questi possono costruire anelli e braccialetti. I cinesi sono entrati di prepotenza in questo mercato ma visto che il prezzo per ogni singola bustina è bloccato (1 euro e 50 cent) cercavano di aumentare il margine di guadagno risparmiando sulla fattura. Usavano la plastica da discarica, la fondevano e realizzavano i ciondolini colorati. La guardia di finanza di Padova ha eseguito un sequestro record: 170 milioni di braccialetti tossici per un valore che supera i 10 milioni di euro. L’importatore è un giovane imprenditore cinese con residenza a Noventa Padovana e magazzino a Vigonza. Perquisizioni sono state fatte al Centro Ingrosso Cina di corso Stati Uniti, al Lin Market di Quinto di Treviso (via Postumia 12) e nel negozio Jin-dar Trading di Mira (via Romea 62). È l’inchiesta più grossa condotta in Italia sulla sicurezza dei prodotti e tutto è partito grazie al fiuto di due sottufficiali delle Fiamme gialle.