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Con il raggiro del finto sms i truffatori si pagano le bollette. Grazie ad Adico Enel Energia restituisce alla vittima 7 mila e 400 euro

Venezia. Con il solito consolidato raggiro del finto sms i truffatori le hanno sottratto più di 9 mila euro, pagandosi, con un certo ardire, una fattura della Tari al Comune di Napoli e alcune utenze. Per questo I.G., pensionata di origine triestina residente a Roma, aveva richiesto a Intesa San Paolo, inutilmente, di disconoscere quelle operazioni effettuate tramite un conto corrente aperto assieme alla madre, classe 1929, nella filiale di Venezia. Ora, dopo essersi affidata allo studio legale dell’Adico, la donna può tirare un sospiro di sollievo perché la parte più rilevante della somma sottratta, 7.400 euro, le è stata rimborsata da Enel Energia che aveva ricevuto i soldi dai truffatori per il pagamento di alcune utenze insolute.

La storia, nelle sue modalità, ricalca quella vissuta da molti altri correntisti, non solo di Intesa San Paolo. La novità, però, è la destinazione di quanto sottratto dal conto. Con quei soldi, infatti, i malviventi hanno pagato due bollette da circa 500 euro l’una a Uniongas, 578,80 euro di Tari al Comune di Napoli e, appunto, 7.400 euro a Enel Energia.

Tutto ha inizio a febbraio quando I.G. riceve sul telefono nella consueta chat della banca la comunicazione di un pagamento sospetto verso la Lituania. “Se non riconosci il pagamento – diceva il messaggio – clicca su questo link per essere ricontattata”. La pensionata ha seguito le indicazioni e poco dopo è stata ricontattata da un sedicente operatore dell’antifrode della banca. Dopo una serie di scuse, l’uomo è riuscita a farsi fornire alcuni codici attraverso i quali ha svuotato il conto ospitato nella filiale di Venezia.

“Con il nostro ufficio legale – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – abbiamo scritto alla banca ma anche al Comune di Napoli, a Uniongas e a Enel, allegando naturalmente anche la denuncia presentata ai Carabinieri dalla nostra socia. Il Comune capoluogo campano ha sostanzialmente riconosciuto l’esistenza di una frode, senza però effettuare, almeno finora, il rimborso. Uniongas ha risposto che attende i risultati delle indagini che sono ovviamente in corso, visto che esistono utenze teoricamente rintracciabili. Enel Energia, invece, ha accolto la nostra richiesta rimborsando subito la vittima del raggiro. Un’ottima notizia visto che la cifra in ballo era quella più rilevante. Constatiamo, però, che questa truffa, ormai in auge da anni, continua a fare proseliti. A nostra avviso le banche devono trovare una soluzione a livello di sicurezza che metta la parola fine all’ artificio svuota conti”.

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