Dal 27 luglio stop alle telefonate commerciali sui cellulari. Ma funzionerà? Segnalateci la vostra esperienza

Rivoluzione sì, rivoluzione no. Cosa dobbiamo aspettarci da domani sul fronte del marketing selvaggio? Sarà davvero possibile bloccare le telefonate commerciali sui telefoni cellulari, così come previsto dal “nuovo” registro delle opposizioni (www.registrodelleopposizioni.it)? Come succede sempre in questi casi, lo scopriremo solo vivendo nella speranza, ovvio, che lo strumento attivo da mercoledì 27 luglio funzioni davvero. Da domani, in teoria, iscrivendosi al registro, sarà possibile fermare le chiamate, sempre più frequenti e aggressive, da parte dai call center che vendono contratti di luce, gas, telefonia o altro. Finora la possibilità era riservata solo ai numeri fissi e, a dire il vero, secondo le segnalazioni di molti utenti, questo mezzo non ha mai funzionato appieno, anzi. E il problema, a quanto pare, è l’impossibilità di bloccare le telefonate commerciali provenienti dall’estero – come succede spesso -, tranne quelle in arrivo dall’Albania, grazie a un accordo stipulato con il Paese balcanico. Anche per le chiamate al cellulare esiste questo ostacolo e allora è molto probabile che, registrandosi, lo stalking commerciale verrà limitato ma non fermato in modo definitivo. “Vige molto scetticismo fra gli utenti attorno al nuovo strumento – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – questo perché l’esperienza con il blocco dei numeri fissi è risultato per molti aspetti fallimentare. Siccome vogliamo sapere come andrà, chiediamo ai cittadini di segnalarci le proprie esperienze intervenendo nel sito, sotto questo articolo. Speriamo che il registro delle opposizioni riesca a fermare le odiose telefonate commerciali che, oltre a essere assillanti, spesso strappano al potenziale clienti contratti di fatto non richiesti”.