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Dalla corsia d’emergenza sul ponte della Libertà alle rotaie del tram, la tragedia del bus “scatena” le denunce dei cittadini. Boom di segnalazioni all’Adico

“Il Ponte della Libertà è sprovvisto di corsia d’emergenza con 38 milioni di turisti all’anno”. “Mesi fa abbiamo sfiorato un’altra tragedia con l’autobus che si è incendiato bloccando il traffico per ore”. “Vi ricordate la ragazza francese che è morta mentre andava a Venezia in scooter dopo essere scivolata sulle rotaie del tram?”. “Il guardrail dove è avvenuto l’incidente è datato con parapetto arrugginito anni 60, necessitano strutture nuove e moderne vedi anche cavalcavia di San Giuliano, entrata di Venezia, anche quello datato e pericoloso”. “Ma era il caso di piazzare un semaforo in mezzo alla rampa?” Ecco solo alcuni dei tantissimi commenti ricevuti in questi giorni da Adico dopo il terribile incidente di martedì 3 ottobre sulla rampa Rizzardi. Interventi che non alimentano certe forme di sciacallaggio “trasversale” scoppiate in questi giorni drammatici per la città e che invece impongono una riflessione complessiva in relazione a tutti i collegamenti fra la terraferma e Venezia.

“Come Adico – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’associazione – ci vogliamo astenere da attacchi o giudizi sulla tragedia di martedì, anche perché sarebbero inopportuni visto che non si conoscono ancora le dinamiche che hanno provocato l’incidente. Ci preme però invitare l’amministrazione a una riflessione generale sull’intera infrastruttura di collegamento con la città storica e con Marghera, l’autostrada e la Tangenziale. In un’area così trafficata è evidente che non basta qualche autovelox per risolvere la situazione. Se, per esempio, manca una corsia d’emergenza sul Ponte della Liberta, quella deve diventare una priorità. Se i guardrail sono arrugginiti e alti 50 centimetri, sistemarli deve essere la cosa più urgente da fare. Prendiamo spunto da questa tragedia per ripensare e mettere in sicurezza tutta l’arteria in questione compreso il ponte della Libertà. E ci auguriamo che i molti soldi che il Comune incamera per le multe non servano pe fare cassa ma vengano subito reinvestiti proprio sulla sicurezza delle strade”.

Viste le tante segnalazioni che giungono in questi giorni alla nostra associazione riguardo le criticità viabilistiche della nostra città, non solo relative all’area dove è avvenuto l’incidente, Adico invita i cittadini a proseguire con le loro denunce per definire in modo concreto quali siano, per i cittadini, le zone da mettere in sicurezza al fine di scongiurare il più possibile nuove tragedie. 

11 risposte

  1. Trovo sia necessario creare una corsia di marcia riservata per il tram sul ponte della Libertà. Troppi incidenti sulle rotaie e troppi blocchi del traffico quando si verifica un malfunzionamento.
    Serve sicuramente una corsia d’emergenza sul Ponte ma il tram come in altre città dovrebbe avere una corsia riservata non condivisa con gli altri mezzi.

    1. Buonasera, verissimo anche questo e il problema lo si vede anche in centro a Mestre con una convivenza più che forzata fra tram e auto. Poi la questione delle rotaie, che continua a provocare incidenti anche di una certa entità, dovrebbe essere affrontato in qualche modo.. noi non siamo ingegneri ma siamo sicuri che si possano mettere in sicurezza scongiurando le rovinose cadute che, purtroppo, sono ancora all’ordine del giorno.
      Buona serata
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

      1. Segnalo che a Clermont Ferrand (Francia) corre un tram gemello del nostro, perfino nel colore; con una fondamentale differenza: il binario NON emerge dal piano di campagna (quindi si sarebbe potuto realizzare!) con il risultato che il reparto ortopedia della città francese è meno frequentato di quello dell’Angelo, ne mi risulta ci siano stati incidenti mortali come sul Ponte della Libertà

        1. Ciao Roberto, come stai? Ti ringrazio davvero per questa segnalazione perché noi continuiamo a ricevere segnalazioni di persone cadute rovinosamente sulle rotaie del tram eppure, com’è noto, le varie amministrazioni non riconoscono risarcimenti, almeno in fase stragiudiziale, perchè la presenza del tram, è ampiamente segnalata. Forse bisognerebbe aggiungere un “attenti alle rotaie killer”. ma ci sarà un modo per rimediare a questa situazione che, ricordiamolo, ha anche registrato la morte di una ragazza straniera? Dobbiamo andare a lezione dai francesi.
          Ti aspettiamo in sede vieni a trovarci.
          Gianluca Codognato

    2. Il tram sul Ponte non ci sarebbe mai dovuto stare a mio avviso; non mi risulta che in altre città italiane un tram corra su una statale (!) e per di più non in corsia riservata mentre in parallelo ci sono 4 linee ferroviarie dove potrebbe comodamente correre una navetta da stazione a stazione ad integrare se ce ne fosse bisogno le già molteplici possibilità di andare o tornare in treno da Mestre a Venezia…

  2. E’ vero quanto denuncia il presidente Garofolini.
    La priorità, secondo me, è il ponte della libertà: non è giusto, non è pensabile che la città di Venezia (non dico per un autobus o delle rotaie del tram) si blocchi per ore e ore.
    Il sindaco Brugnaro che sta progettando i suoi mega progetti nella zona dell’aeroporto (tra cui anche una mega struttura sportiva dove giocherà anche la Rejer di sua proprietà)
    ordini al suo assessore signor Boraso ( è da molti anni presente nel consiglio comunale) di fare una ricognizione per eliminare tutti gli ostacoli per ovviare la circolazione su questa struttura.
    Nella strada che congiunge il centro storico e la terra ferma è stata fatta una pista per pedoni.
    Possibile che non si possa fare una corsia di emergenza?

    1. Salve signor Gianni, grazie i suoi interventi sono sempre preziosi e fra l’altro spesso in linea con l’associazione. Ora speriamo che questa tragedia sia comunque un’occasione per ripensare tutta la zona, anche il famigerato Ponte della Libertà che, appunto, senza una corsia di emergenza rischia di trasformarsi in una trappola senza vie di fuga.
      Buona serata
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  3. BUONASERA, non solo il ponte… ma le corsie stradali di San Giuliano? e le rotonde che si stanno costruendo in tutta Italia senza illuminazioni adeguate,segnali inesistenti o poco visibili? invece di semplificare i percorsi li complicano facendo confondere chi le strade non le conosce e se c’e’ un mezzo in panne, non c’e spazio per emergenze in sicurezza! pochissima manutenzione poi si lamentano di Napoli ed i prezzi elevati sottratti a chi vien da fuori dai biglietti del battello al cibo consumato ,troppe delibere, troppe leggi, troppi divieti e nessuno che controlla e li fa rispettare io stesso ho preso una trentina di multe ed ancora me ne arrivano ma i soldi triplicati da loro e pagati da noi che fine fanno?!

    1. Grazie per la preziosa analisi sempre utile a questo articolato dibattito che sta tenendo banco ormai da giorni. Speriamo che non cali poi la tensione sull’argomento e che davvero la tragedia avvenuta sulla rampa Rizzardi serva per mettere in sicurezza la infrastrutture cittadine.
      Un saluto
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  4. Perché il percorso del tram non si sposta e si ricava nella sede ferroviaria del ponte della libertà,che è più ampia?
    Ciò causerebbe molti meno sinistri e il ponte sarebbe più in sicurezza.

    Toso Davide
    Soccorritore croce verde Mestre

    1. Salve signor Toso e grazie per averci scritto visto che con la sua esperienza di soccorritore ha sicuramente le idee chiare su queste rotaie che stanno provocando molti danni fisici a chi ci passa sopra. Parlo da inesperto perché non ho competenze specifiche dico solo che mi pare una soluzione del tutto condivisibile anche se temo che adottarla ora sia pressoché impossibile per una questione di risorse. Ma mi auguro che si possa aprire una discussione a riguardo anche in questo spazio di dibattito.
      Grazie e buona serata
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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