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Grazie ad Adico l’Abf riconosce il rimborso di 11 mila euro a un 38enne di Pramaggiore truffata con il finto sms

Pramaggiore. Con 51 operazioni fraudolente i truffatori le avevano sottratto dal conto di Poste Italiane una cifra di poco inferiore agli 11 mila euro. Da quel giorno, il 25 maggio del 2022, C.B., 38enne impiegata di Pramaggiore, oltre ad aver perso il sonno, ha provato di tutto per recupere i soldi rubati dai ladri con il classico raggiro del finto sms, senza riuscirci. Ora, grazie all’assistenza dell’ufficio legale dell’Adico, la donna può tornare a sorridere perché l’Arbitro bancario finanziario (Abf) ha riconosciuto in pieno le sue ragioni, intimando alle Poste il rimborso totale dell’importo. Secondo l’arbitro, l’azienda non ha fornito prova della “contabilizzazione, registrazione e autenticazione delle operazioni contestate”. In pratica Poste Italiane non ha dimostrato di aver garantito la sicurezza della propria cliente alla quale, dunque, non vengono riconosciute colpe o responsabilità dirette per la truffa subita.

Come detto, il “fattaccio” è avvenuto circa un anno fa, il 25 maggio del 2022. Quel giorno la donna ha ricevuto un sms sulla chat di Poste Italiane con la quale le veniva comunicata “la sospensione del conto per mancate procedure di sicurezza”. Sempre nel messaggio era contenuto un link che C.B. ha aperto ritrovandosi in una pagina identica a quella dell’azienda. Dopo aver seguito le indicazioni contenute nella pagina stessa, la 38enne di Pramaggiore ha ricevuto altri sms che le annunciavano la buona riuscita dell’operazione. Il giorno successivo, però, ha riscontrato palesi problemi nell’utilizzo del bancomat e della app di Poste Italiane e il 27 maggio ha ricevuto una sgraditissima telefonata dall’azienda che la informava di 51 addebiti effettuati sul conto senza il suo consenso: 49 pagamenti pos da 190 euro, uno da 150 e una ricarica da 990 euro per un totale di circa 11 mila euro. Tutte operazioni avvenute nella notte fra il 25 e il 26 maggio 2022.

Da quel momento C.B. ha provato in ogni modo a farsi rimborsare il maltolto, senza successo. Dopo di che ha deciso di affidarsi all’Adico che ha presentato il ricorso all’Abf. L’arbitro, come detto, ha riconosciuto le ragioni della correntista condannando le Poste al pagamento di quanto sottratto dai truffatori.

“Siamo davvero soddisfatti del risultato ottenuto – esulta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. L’ Abf, in questo come in altri casi simili, ha riconosciuto l’assenza di responsabilità della cliente di Poste Italiane. L’azienda non è riuscita a dimostrare di aver garantito in tutto e per tutto la sicurezza della correntista che quindi non ha colpe per quanto avvenuto. Ci auguriamo che questo principio venga fissato una volta per tutte visto che il raggiro sta imperversando in tutta Italia. Negli ultimi anni abbiamo aperto circa 400 pratiche ma vediamo che molte volte le decisioni variano da caso a caso. Noi continuiamo a sostenere la totale buona fede dei truffati e a intimare la restituzione delle intere somme sottratte”.   

2 risposte

  1. Sono felice che andando contro a queste truffe siete riusciti a portare a termine la causa. Noi cittadini senza la vostra Associazione si sente persa. Siete proprio bravi e preparati. Grazie a voi queste persone senza scrupoli pagano.

    1. Grazie mille signor Giuseppe. Siamo davvero orgogliosi di questo risultato per nulla scontato. Purtroppo le cose non vanno sempre così bene, ma le assicuro che noi ce la mettiamo tutta, anche quando ci troviamo contro qualche socio insoddisfatto (e può succedere, non abbiamo la bacchetta magica…). Grazie alle persone come lei, signor Giuseppe, noi andiamo avanti con rinnovato entusiasmo.

      Grazie, grazie, grazie!!!
      Gianluca Codognato e Carlo Garofolini

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