Cerca
Close this search box.

Incidente sul ponte della libertà, Adico chiede un intervento immediato per porre fine alla trappola delle rotaie-killer

Mestre. L’argomento torna di fortissima attualità quando avviene un episodio tragico, come quello di ieri. Ma le rotaie del tram, come denuncia da tempo l’Adico, sono sempre state trappole pericolosissime e quasi quotidianamente motorini, biciclette, pedoni e, ancora peggio, carrozzine, sono vittime di quell’insidia. ‘Nel corso degli anni abbiamo raccolto decine e decine di fascicoli di persone cadute sulle rotaie del tram – tuona Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – e ci sono soci, uno in particolare, che hanno subito danni fisici serissimi e permanenti. Purtroppo le varie amministrazione che si sono succedute e, in particolare, quelle precedenti all’ultimo esecutivo, hanno di fatto posto un muro invalicabile contro le richieste risarcitorie spiegando che le rotaie sono ben segnalate. Noi contestiamo questa lettura ma, al di là del risarcimento, è giunto il momento di studiare una strategia per scongiurare incidenti, inevitabili soprattutto quando piove’. La questione non è più rinviabile. Tramite il proprio ufficio legale Adico, nelle proprie diffide, ha sottolineato più volte sia il pericolo di scivolamento, sia quello di restare incastrati con le ruote di bici, motorini e carrozzine fra le rotaie che, evidentemente, non sono state realizzate con tutti i canoni di sicurezza. ‘Tre le persone seguite dalla nostra associazione – prosegue Garofolini – ce n’è una che si è fratturata in ogni parte del corpo ed è stata ricoverata per settimane in ospedale. Era in scooter, è uscito in via Ca’ Rossa da una via laterale, quindi a velocità ridottissima, ma appena ha incrociato le rotaie è caduto rovinosamente a terra. Ma questo succede tutti i giorni, non in forma così grave, ma succede. Però il problema emerge solo davanti a un episodio nefasto che adesso farà discutere per qualche giorno per poi venire nuovamente messo da parte fino al prossimo incidente mortale. E’ giunto il momento di mettere una pezza a questa situazione fuori controllo’.

6 risposte

  1. Mi dispiace di essere in totale disaccordo con la vostra linea di attacco alla rotaia del tram come causa principale degli incidenti con biciclette, moto, carrozzine , automobili e quant’altro. Sono nata in una città – Trieste – che aveva il tram e che ho utilizzato per 20 anni della mia vita. Ho visitato tantissime città servite da questo mezzo di trasporto e vi assicuro che non ci sono tutte queste messe in accusa del “povero tram”. Tutti, e sottolineo tutti, quelli che decidono di circolare sulle strade sanno che la rotaia è per sua natura scivolosa (quando piove o c’è nebbia), delinea nel manto stradale una linea ben visibile e una traccia che ha una determinata larghezza. Se ci passano sopra o la attraversano lo fanno sapendo che ci sono delle precauzioni da tenere bene a mente. Mi sembra di ascoltare
    le grandi elucubrazioni dell’ imperatore del Veneto Zaia, quando voleva (e in parte ci è riuscito nell’indifferenza generale) eliminare tutti i platani dalle vecchie e maestose strade venete (Terraglio, Pontebbana e così via) perchè ci sono quelli che muoiono per incidenti. Ripeto il mio parere: gli alberi stanno fermi mentre le automobili sono guidate, le rotaie sono immobili mentre le persone più o meno mobilizzate ci transitano. Ognuno si assuma le proprie responsabilità.

    1. Salve signora Irene, ci mancherebbe, ognuno ha le proprie opinioni ed è giusto esprimerle con la gentilezza con cui l’ha espresse lei. Le confermo ovviamente che la nostra posizione, avendo seguito decine e decine di persone cadute sulle rotaie e non certo perché distratte o sprovvedute, resta quella.
      Ma ha fatto benissimo a dire la sua opinione dando così modo agli altri di poter dialogare ed eventualmente ribattere.
      Buona serata
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  2. Ma la società che ha ‘costruito’ il sistema tram avrà bene qualche ingegnere (magari in pensione…) che possa proporre delle soluzioni?
    Parenti di Padova mi hanno assicurato che lo stesso problema è per Padova.
    Altro problema: non so se riguardi l’amministrazione comunale o altro ente ma l’altro (serissimo problema) è quando Venezia, in simili frangenti resta per ore e ore isolata dal resto del mondo.
    Per la sanità vi è la piattaforma all’ospedale santi Giovanni e Paolo per l’elicottero.
    Anche qui l’attuale amministrazione comunale con i propri uffici tecnici potrebbe proporre soluzioni in merito?

    1. Speriamo signor Gianni…come ho scritto qui sopra, mi auguro che non si attenda un altro morto 🙁
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  3. Buongiorno
    Mi aggiungo alla purtroppo lunga serie di persone coinvolte in incidenti causati dalla presenza delle rotaie del tram. Come scritto nel vostro articolo all’epoca ( giugno 2010), consultai un legale ma mi fu risposto che ogni azione volta a riconoscere la responsabilità del comune di Ve sarebbe stata vana. Auspico che si trovi una soluzione di messa in sicurezza soprattutto nelle condizioni di pioggia o sede stradale bagnata. Io continuo ad usare il ciclomotore per spostarmi e recarmi al lavoro ma quando piove faccio percorsi alternativi per evitare di passare sopra la rotaia. Per il momento continuo ad informare ciclisti e motociclisti su quali debbano essere le modalità base per uno scavalco sicuro della rotaia che sono: angolo di incidenza elevato e passaggio non in frenata e nemmeno in accelerazione.
    Ringrazio Adico per lo spazio concessomi.
    Cordiali saluti
    Mauro De Biasio (iscritto)

    1. Grazie a lei signor De Biasio per l’intervento. Come lei sa, essendo iscritto, noi siamo ben vicini alle rotaie e, sinceramente, se sono in bicicletta ogni volta è un terno al lotto, pur attraversandole al rallentatore.
      Quand’è che si renderanno conto che quelle rotaie devono essere sistemate? Aspettiamo un altro morto?
      Le auguro una buona serata.

      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post recenti

Newsletter Adico

Iscriviti subito alla nostra newsletter, riceverai notizie e informazioni sulle nostre attività!




Con l'iscrizione dai il consenso al trattamento dei tuoi dati personali! Prima di inviare e acconsentire prendi visione dell'informativa sul trattamento dei dati nella sezione privacy policy*

Continuando a navigare nel sito acconsenti all'uso di Cookie Tecnici neccessari che permettono di offrire la migliore esperienza di navigazione, come descritto nell'informatva sulla privacy.