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La rata del mutuo costa 400 euro in più di gennaio 2022. A rischio default 24.500 giovani coppie. Lo studio di Adico

Venezia. Sette rialzi dei tassi. Sette stangate per le famiglie venete con mutuo a tasso variabile che si traducono in una nuova rata, quelle di maggio, che costerà in media della nostra regione (mutuo medio 137mila euro) oltre 400 euro in più rispetto a un anno e mezzo fa. Pagavi 600 euro a gennaio 2022? Bene, ora ne paghi mille, e poco importa che sia il 66% in più di prima perché la Bce ha scelto questo scellerato strumento per fermare la corsa dell’inflazione (cosa riuscita solo in minima parte) ed è inutile protestare. A pagarne le conseguenze più nefaste, secondo l’Adico saranno soprattutto le giovani coppie che stanno comprando casa con un finanziamento a tasso variabile. Stiamo parlando di circa 24 mila e 500 famiglie che ora rischiano seriamente il pignoramento della casa. Non paghi una rata, arriva la segnalazione alla centrale rischi che ti impedisce di richiedere altri finanziamenti. Non paghi più rate, la banca di chiede il rientro del capitale finanziato. Non ce la fai a rientrare (cosa più che probabile), la casa diventa viene pignorata dalla banca e presumibilmente venduta all’asta. Uno scenario tanto apocalittico quanto realistico che testimonia le falle di una strategia economica più che discutibile. “Anche una coppia con uno stipendio dignitoso di 1.500 euro lordi ciascuno – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – non può dormire sonni tranquilli. Se un anno e mezzo fa la spesa per il mutuo aggrediva un quinto dello stipendio, ora va a eroderne un terzo. Una bella differenza. Soluzioni? Le banche ora propongono anche surroghe a buone condizioni a patto però che si sborsino alcune migliaia di euro per l’assicurazione. Da quello che vediamo noi, invece, non ci sono grandi differenze fra le proposte delle varie banche. L’unica sarebbe la rinegoziazione con l’allungamento della durata del mutuo, ma lo sconsigliamo perché ci si autocondanna a una vita di debiti. La surroga non aiuta perché le banche propongono più o meno tutte le stesse condizioni. Non possiamo fare altro che consigliare a chi non ancora un mutuo ma vuole comprare una abitazione di pensare a un affitto con riscatto della casa. Meno costoso, meno rischioso, molto più abbordabile per le tasche del potenziale acquirente”.  

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