MESTRE. Entrare in una casa Ater appena “affidata” e ritrovarsi senza riscaldamento per la morosità del precedente inquilino. Può succedere anche questo nel complesso mondo delle assegnazioni di alloggi pubblici, come dimostra in pieno la storia di un pensionato mestrino, M.M.R., e di sua moglie disabile e costretta a sedute di dialisi per curare la propria malattia. Per entrambi la brutta sorpresa si è manifestata, ovviamente, appena entrati nell’abitazione ma le tante battaglie per la riattivazione della fornitura sono per ora cadute nel vuoto tanto che la coppia si è adesso rivolta all’Adico per farsi tutelare. In tale contesto, l’intervento dell’associazione risulta ancora più urgente di fronte alla situazione della donna che poco tempo fa è stata ricoverata in ospedale per una polmonite la cui causa, secondo lo stesso medico, è probabilmente legata proprio all’assenza di riscaldamento nell’alloggio appena assegnato.
La casa Ater si trova in via Camporese a Mestre. M.M.R. e la moglie, una volta entrati, hanno provato ad accendere il riscaldamento ma hanno scoperto, loro malgrado, che il misuratore del gas naturale era chiuso. Solo successivamente si è capita la causa: la morosità del precedente inquilino. A quel punto la coppia ha coinvolto Italgas che, dopo aver raccolto la documentazione richiesta, ha detto agli utenti di rivolgersi ad una società di vendita per l’apertura di un nuovo contratto. M.M.R. e la moglie si sono rivolti a Enel Energia senza successo proprio per l’esistenza di una precedente morosità.
“Siamo stupiti dal fatto che l’Ater abbia assegnato un immobile senza verificare la possibilità di essere realmente abitato visto l’assenza di riscaldamento – sottolinea Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Ribadiamo, altresì, che le morosità non possono essere pagate da chi non ha usufruito del servizio, dovrebbe essere compito dell’Ater coprire eventuali costi. Per questo abbiamo scritto sia a Italgas che a Enel Energia invocando l’immediata apertura del contatore, sottolineandone l’urgenza derivante dalle precarie condizioni di salute della donna soggetta a dialisi e colpita recentemente da una brutta polmonite legata probabilmente al freddo e all’umidità presenti in casa. Con Ater ci riserviamo di agire per il risarcimento del danno subito, comprese le spese per l’allacciamento della nuova fornitura”.
2 risposte
Non è la prima volta che accade un simile nefandezza. Con certi uffici Ater ed Insula è una battaglia decennale contro i mulini a vento. Non sanno mai nulla, non monitorano nulla, non si scollano dalle sedi dei loro uffici a verificare sul territorio i problemi delle case e degli inquilini ERP. Si riesce a costringerli ad un minimo di collaborazione solo telefonando molte volte al giorno, inviando una valanga di mail ogni giorno a tutti i loro indirizzi posta elettronica e per conoscenza agli indirizzi mail di Politiche abitative, Politiche sociali, Segreterie Assessori e Sindaco di turno. Non dimenticando di avvisare i quotidiani locali. In genere quando li avvisi che ti prepari a difendere i tuoi diritti in Procura della Repubblica con opportuna denuncia/querela e richiesta di risarcimento, cominciano a occuparsi dei problemi che sono di loro competenza.
Salve Giovnna…in effetti grazie alla denuncia mediatica abbiamo risolto il problema. Neanche a dirlo….
UN saluto
Gianluca