PADOVA. Basta veramente poco per ricevere un salasso senza precedenti. Qualche micro-accesso a internet anche di pochi secondi ma ripetuto più volte nell’arco della giornata in zona extra Ue e la “mazzata” è servita. Ma su questo fronte la disavventura vissuta dai titolari di una ditta della provincia di Padova ha tutta l’aria di candidarsi al Guinness dei primati. All’azienda patavina è stata infatti recapitata una fattura Tim da infarto: oltre 67 mila euro maturati per lo più (55 mila euro) a causa del roaming dati, procedimento spesso costosissimo che permette di collegarsi al web col proprio telefonino quando ci si trova all’estero e non esistono le infrastrutture della propria compagnia.
I titolari dell’azienda – che ora si sono rivolti all’ufficio legale dell’Adico per affrontare questa difficile situazione – si sono recati per lavoro fra ottobre e novembre in un Paese asiatico (zona 3, secondo il tariffario internazionale) dove i costi per accedere a internet tramite cellulare sono elevatissimi. Dall’estratto conto inviato da Tim ai rappresentanti della ditta, emerge che fra il 27 ottobre e il 5 novembre sono stati effettuati diverse connessioni, quasi tutte brevissime, sotto il minuto. Alla fine, però, sommando i costi di tutti gli accessi, il conto sale vorticosamente arrivando a circa 55 mila euro. A questi si aggiungono altri 12 mila euro fra imposte, iva e altre spese e la bolletta arriva a 67.614.87 euro.
“Avevamo affrontato nelle scorse settimane una vicenda simile riguardante una agenzia immobiliare veneziana – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. In quel caso la fattura era di 16 mila euro per quattro ore di internet in Sud America. Onestamente ci pareva già un record prima di affrontare quest’altra situazione. Per quanto riguarda l’agenzia venezian, il nostro ufficio legale ha prima contestato a Tim tutta la fattura poi, quando la compagnia ha fornito gli elementi per giustificare quella cifra, abbiamo chiesto un sostanzioso sconto e la rateizzazione. Tim ha ridotto la bollette del 75% e ha concesso una dilazione. Ora ci muoveremo allo stesso modo anche per la ditta padovana, evidenziando che, al di là degli incredibili costi legati al roaming extra Ue, l’operatore dovrebbe avvertire il cliente quando individua spese anomale”.
La vicenda diventa spunto anche per ricordare quanto sia importante disabilitare il roaming dati (salvo offerte ad hoc) quando si varca il confine italiano e si raggiungono Paesi extra Ue. “In caso contrario – conclude Garofolini – si rischiano batoste senza precedenti, come dimostra la disavventura della ditta padovana”.
4 risposte
bravi,siete competenti in ogni cosa
Grazie signor Dimarsico, facciamo il possibile. Spero che risolveremo la vicenda con gli stessi risultati del caso precedente (raccontato nel comunicato). Mi scuso se le rispondo solo ora, abbiamo cambiato da poco il sito e ci sono ancora dei meccanismi da oliare.
Distinti saluti
Gianluca Codognato
uff. stampa Adico