Riportiamo di seguito il testo dell’articolo pubblicato oggi, mercoledì 9 novembre, sul Gazzettino di Venezia e relativo alla nostra indagine sull’aumento della rata dei mutui con i ritocchi all’insù dei tassi di interesse decretati dalla Bce nel 2022.
VENEZIA Le bollette e il carburante non sono l’unica spada di Damocle sulla testa dei cittadini. Il caro vita, infatti, colpisce anche (e in certi casi, addirittura, soprattutto) il costo della casa. Con l’Euribor alle stelle, i mutui a tasso variabile stanno letteralmente lievitando: i veneziani a novembre pagheranno complessivamente 12 milioni di euro in più rispetto a gennaio, e con l’ultimo ritocco dei tassi da parte della Bce, addirittura, 2 milioni in più rispetto alla rata di appena un mese fa, ottobre. E le previsioni non sono rosee nemmeno per il futuro: secondo l’associazione difesa consumatori (Adico) una famiglia su quattro, il prossimo mese, non sarà in grado di pagare la nuova rata del mutuo.
I NUMERI Le famiglie del Veneziano che stanno pagando un mutuo sono 88.500, circa una su quattro. Di queste la metà, circa 45mila, hanno un tasso variabile per un importo medio di 130mila euro. Quanto è aumentato il costo? Secondo i dati di Adico, in media si pagano 272,50 euro in più. Per la precisione: l’aumento è di 250 euro per chi ha il proprio mutuo legato a un Euribor a tre mesi, 295 per chi ce l’ha a sei mesi. Quanto aumenta, quindi, la rata con l’ultimo ritocco Bce del 27 ottobre? In media, 51 euro in più: 42 euro per chi ha Euribor a tremesi e 60 euro per chi ce l’ha a sei mesi. Da qui il calcolo, dunque. Rispetto a gennaio 2022, le famiglie veneziane con mutui a tasso variabile pagheranno 12.262.500 euro in più. La variazione, invece, da ottobre a novembre sarà di 2.295.000 euro. E non è ancora finita: secondo una simulazione di Facile.it, uno dei più famosi comparatori di mutui online, l’Euribor potrebbe raggiungere il 2,24% entro la fine dell’anno. Il che significa che chi, per esempio, a gennaio pagava un mutuo di 450 euro, a distanza di un anno si troverà una rata superiore di 170 euro. «Sembra una barzelletta pensare che la ricetta per battere l’inflazione sia alzare i tassi di interesse ma purtroppo queste sono le ricette dell’economia – commenta il presidente di Adico, Carlo Garofolini – Alzo i tassi, rallento i consumi, abbasso i prezzi. E così ora i veneziani si ritrovano con bollette alle stelle, prezzi dei prodotti alimentari raddoppiati, benzina e diesel vicine ai 2 euro e, ora, una rata del mutuo ancora più pesante. Cime ha già detto qualcuno, la tempesta perfetta». L’unico consiglio utile, in questo momento, è (per chi può) di aspettare. «A Venezia i prezzi delle case stanno alzandosi in maniera importante. In terraferma le case costano in centro circa 2mila euro al metroquadro, a Venezia centro storico si arriva a 3mila euro». Un quadro quasi surreale, se si pensa alla piega che aveva preso il mercato immobiliare poco prima dell’esplosione della pandemia.
SURROGARE O RINEGOZIARE Chi, invece, un mutuo ce l’ha già ha solo due soluzioni: rinegoziarlo o surrogarlo. La realtà, però, è che anche queste due strade rischiano di finire in un vicolo cieco. «La rinegoziazione è la prima strada ma non ci sono banche disposte a trattare più di tanto. La surroga? Bisognerebbe trovare l’istituto che applichi una rata low cost, ma non esiste: il rialzo dei tassi vale per tutti. Motivo per cui siamo davvero preoccupati per le tante giovani coppie che hanno comprato casa indebitandosi con le banche. Non stupiamoci se la denatalità conoscerà nuove impennate con questa incertezza e con questa inflazione. Secondo le nostre previsioni, una famiglia su quattro, nel Veneziano, non sarà in grado di pagare la prossima rata»
Fonte: Il Gazzettino di Venezia (autore Davide Tamiello)