Non risponde all’sms, l’operatore le cambia il contratto (aumentando l’importo). La vicenda surreale di un’impiegata di Mogliano seguita da Adico

Mogliano. Modificare unilateralmente un contratto basandosi sul silenzio assenso è una modalità commerciale che non può essere accettata. Su questo assioma non si può derogare tanto più se la pratica viene adottata da una azienda strutturatissima e nei confronti di un cliente fidelizzato da anni. Ecco perché la vicenda raccontata all’Adico da V.G., impiegata 51enne residente a Mogliano e socia dell’associazione presieduta da Carlo Garofolini, deve rappresentare un monito sia per gli utenti, affinché scongiurino questo “trattamento”, sia dal venditore, che in questo caso è una importante compagnia telefonica.

La storia di V.G. si concretizza alcune settimane fa quando l’impiegata si accorge, quasi per caso, che la sua promozione telefonica con Wind costa tre euro in più rispetto a prima. Di fatto l’importo è passato da 13,99 a 16,99 euro. Decide così di informarsi contattando l’operatore e qui scopre di aver attivato un nuovo contratto. “Ma come? – si chiede la donna – Non ho mai ricevuto nessuna comunicazione a riguardo e tantomeno ho richiesto delle modifiche”. Scopre allora di ritrovarsi con un’offerta differente, più ricca e più costosa di prima, per il semplice fatto di non aver risposto a un sms inviatogli dalla compagnia. Apriti cielo! In pratica, Wind qualche settimana prima, le avrebbe inviato (usiamo il congiuntivo, perché quel messaggio non è stato individuato nel telefono della diretta interessata) un sms con una comunicazione che possiamo riassumere così: “ti proponiamo questo nuovo contratto se entro venti giorni non ci rispondi, lo attiviamo”. E così, di fronte alla mancata risposta da parte della cliente che fra l’altro non ha mai visto quella comunicazione, è scattata la nuova promozione con il relativo aumento.

“La storia ha davvero contorni surreali – commenta Garofolini -. Partiamo da un presupposto. La nostra socia sta da molto tempo con la Wind proprio perché la ritiene una compagnia corretta e trasparente. Mai e poi mai si sarebbe aspettata una modalità commerciale di questo tipo. La cosa bizzarra è che lei di prassi non risponde agli sms, che fra l’altro non hanno alcun valore legale, proprio perché segue i nostri consigli a riguardo.  E i nostri consigli nascono dall’esperienza consolidata del nostro ufficio legale e dall’esplosione dello smishing con cui, per esempio, sono stati svuotati i conti di migliaia di correntisti in tutta Italia. Paradossalmente ora la nostra assistita dovrebbe ricevere l’ultimo modello di cellulare Galaxy visto che non ha risposto all’ sms della Wind con cui le proponeva l’acquisto di quel telefonino.  Ora – conclude Garofolini – la Wind ha perso un’affezionata cliente, che ovviamente ha scelto di cambiare operatore. Noi invitiamo le persone a segnalarci eventuali simili modalità anche da parte di altre compagnie perché lo diciamo con forza, il silenzio assenso non può essere utilizzato nella vendita di contratti”.