MESTRE. Vi è arrivata una cartella del’Agenzia delle Entrate con la quale vi si intima il pagamento di una sanzione che non riconoscete? Non perdetevi d’animo e rivolgetevi a persone esperte che possano darvi una mano. Come successo a L.M., 35enne mestrina, che qualche tempo fa si è vista recapitare proprio dall’Agenzia una sanzione di circa 260 euro per un divieto di sosta rilevato a Casoria (Napoli) ancora nel 2016. Ora, dopo varie peripezie vissute dalla ragazza in questi anni, la situazione si è risolta grazie all’intervento dell’ufficio legale dell’Adico che ha ottenuto dal comune campano la cancellazione del ruolo esattoriale. Eppure L.M. ha dovuto lottare molto prima di ottenere giustizia e solo l’intervento dell’associazione ha smosso le acque. La 35enne mestrina, infatti, ha contestato subito la notifica giunta nel 2016 per due semplici ma determinanti motivi: la targa indicata nella notifica non è la sua e, soprattutto, non è mai stata in vita sua a Casoria. “Eppure – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – la contestazione inviata dalla nostra socia ancora nel 2016 non ha sortito alcun effetto. Infatti nel 2019 l’Agenzia delle Entrate le ha notificato inviato una cartella con la sanzione maggiorata di interessi e more. L’importo per quel divieto di sosta, infatti, ha superato i 260 euro. Una cifra eccessiva soprattutto per una persona che non ha commesso l’infrazione”. Il ricorso in autotutela presentato da Adico ha invece ottenuto l’annullamento. E ora quel divieto di sosta “fantasma” è solo storia passata.