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Pensionata di Mira attende da 6 mesi le bollette del gas, in 3 giorni Adico ottiene l’invio della fattura

Mira. Dopo essersi rivolta decine e decine di volte (secondo la diretta interessata, un centinaio) agli appositi uffici, dopo aver contattato quotidianamente il call center, dopo aver inviato reclami, pec e contestazioni di goni sorta, G.Z., 72enne pensionata di Mira ha finalmente risolto il suo problema.

La tenacia della donna, però, non è stata la fonte del successo. E’ servito, piuttosto, l’intervento di Adico che, in tre giorni da quando ha denunciato il caso a livello mediatico e ha aperto la relativa pratica, è riuscito a sbrogliare la matassa, regalando serenità all’anziana, di per sé persona molto scrupolosa e attenta, che, per quel problema, aveva perso il sonno.

La questione nasce a monte, da una “grana” che coinvolge da un po’ di tempo il fornitore E.on in difficoltà con la fatturazione elettronica. Da settembre, dunque, G.Z. non riceve (anzi, non riceveva) le bollette del gas, creandole grande preoccupazione. Lei, infatti, vu7ole assolutamente pagare quanto dovuto, impaurita da un disguido incomprensibile e foriero di una prossima fattura dagli importi insostenibili.

Proprio per questo, grazie alla sua tenacia, la 72enne di Mira, appena si è resa conto del ritardo, ha tempestato il fornitore di telefonate e reclami, oltre a recarsi quasi ogni giorno agli uffici più vicini.

Alla fine, una settimana fa, ormai esausta, la pensionata ha deciso di rivolgersi alla nostra associazione. Nel giro di due giorni l’ufficio legale di Adico è stato contattato dai referenti di E.on – con i quali da tempo si è aperto un canale molto favorevole per i soci – i quali il giorno dopo hanno emesso la fattura. L’importo, ovviamente, non è irrilevante, superiore ai mille euro, ma l’azienda, oltre a scorporare ogni costo extra (sanzioni, more, aggi ecc.) e a concedere la più ampia rateizzazione possibile, ha porto le proprie scuse alla cliente. La quale, è giusto dirlo, ha pagato l’intera bolletta testimoniando, qualora ce ne fosse stato bisogno, il proprio status di utente “modello”.

“Non raccontiamo questa vicenda per dire quanto bravi siamo noi dell’Adico – commenta Carlo Garofolini -. Non spetta a noi dirlo. Piuttosto vogliamo rilevare ancora una volta, l’ennesima, come il cittadino, da solo, può fare poco o niente contro le avversità che subisce in qualità di consumatore o utente. Le associazioni come la nostra, che da 35 anni affronta questi temi, ha maturato una esperienza che la rende molto efficace nelle controversie che spesso coinvolgono aziende di grande potere. La nostra forza è quella di creare canali di dialogo preferenziali con le controparti le quali riconoscono la nostra autorevolezza e la nostra professionalità nell’affrontare certe tipologie di casi. Non sappiamo quando il cittadino, come singolo consumatore o utente, riuscirà a far valere i propri diritti senza l’ausilio di realtà come Adico. Per ora no, come dimostra la storia appena raccontata. Sei mesi di battaglie solitarie risolte in tre giorni dall’intervento dell’associazione”.    

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