PENSIONI, RIMBORSI FINO A 750 EURO PER 3,7 MILIONI, 650 MILA ESCLUSI. DAL 2016 RIVALUTAZIONI PIU’ GENEROSE

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge sulle pensioni dopo la sentenza della Consulta che ha bocciato il blocco dell’indicizzazione delle pensioni deciso dal Governo Monti. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi. Il decreto contiene anche una misura che «consentirà dal primo di giugno di liquidare tutte le pensioni al primo giorno del mese». «Nessun pensionato perderà un centesimo», aveva detto ieri il premier dopo la sentenza della Consulta che ha bocciato il blocco dell’indicizzazione delle pensioni. «Noi scriveremo una nuova norma che restituirà in tasca a 4 milioni di italiani il 1° agosto 500 euro a testa».

Il 1° agosto «bonus Poletti» a 3,7 milioni di pensionati «Il tesoretto, ebbene, c’era – ha detto il premier – e lo utilizziamo per le pensioni. Sono 2.180 milioni di euro. Andranno a 3,7 milioni di pensionati che riceveranno il primo di agosto un simpatico bonus, il bonus Poletti». Renzi esemplifica: «Se prendi 1.700 lordi di pensioni, avrai 750 euro. Se prendi 2.200 avrai 450 euro, se prendi 2.700 lordi avrai 278 euro, una tantum». Non avranno il bonus «650mila pensionati, quelli sopra i 3.200 euro lordi. Non riceveranno alcunché». Impossibile, ha ribadito Renzi, restituire tutto a tutti: «Se si dovesse semplicemente azzerare la norma dovremo trovare 18 miliardi di euro e dovremmo togliere denari ad altri, dagli asili alle infrastrutture».

Dal 2016 saranno erogate le rivalutazioni Renzi ha poi precisato come saranno erogate le rivalutazioni a partire dal 2016. «C’è anche il tema dell’indicizzazione dal 2016: quello che guadagna 1.700 euro di pensione avrà 180 euro di rivalutazione all’anno, cioè 15 euro al mese», per gli assegni da «2.200 euro lordi sono 99 euro l’anno e per quelli da 2.700 sono 60 euro all’anno, cioè 5 euro al mese». Un meccanismo di indicizzazione «più generoso rispetto a quello del passato», ha sottolineato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.

Nella legge di stabilità nuova riforma pensioni Un prossimo intervento sulle pensioni è comunque previsto nella legge di stabilità. «Le normative del passato sono intervenute in modo troppo rigido», ha osservato Renzi. È l’ora di lasciare più flessibilità in uscita e «dare un pò più di spazio» a chi vuole andare in pensione prima rinunciando a parte dell’assegno.

Padoan: «Nostra risposta evita procedura di infrazione Ue» La risposta del governo alla sentenza della Consulta evita che scatti una procedura di infrazione per deficit eccessivo, ha spiegato il ministro Padoan al termine del Cdm, ricordando che «dover fronteggiare le conseguenze complete implicite alla sentenza con restituzione totale avrebbe portato l’indebitamento al 3,6%» in rapporto al Pil. «Conseguenze di dimensioni che a mio avviso non sono state valutate correttamente nel dibattito». «Nessuno perde niente – ha assicurato Padoan -: il problema è chi ci guadagna e quanto». Quanto all’ipotesi di una pioggia di ricorsi, «non so se ci saranno, se ci saranno vedremo ma i ricorsi dovranno tenere conto che con questo decreto le cose sono cambiate».

Renzi: «Rimediamo ai danni fatti da chi ha votato la norma» Il premier ha replicato a chi ora lo accusa di rubare dalle tasche degli italiani, come il capogruppo di Fi Renato Brunetta. «Quando questa norma è stata votata – ha detto – noi facevamo un altro mestiere. È divertente che chi l’ha votata ora dica che va restituito tutto. Noi stiamo rimediando ai danni fatti da costoro. Anche quei capigruppo dell’opposizione che hanno votato la legge Fornero e che oggi vorrebbero far finta di niente ma ai cui danni stiamo rimediando».

L’Inps pagherà le pensioni il primo giorno di ogni mese In materia pensionistica il decreto legge, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, prevede anche un intervento che consente all’Inps di anticipare al primo giorno del mese il pagamento delle pensioni e un ulteriore intervento che protegge il montante contributivo, per il calcolo delle future pensioni, dalla caduta del Pil che si e’ verificata negli anni passati. In materia di ammortizzatori sociali sono poi previsti il rifinanziamento per 1 miliardo di euro degli ammortizzatori in deroga per il 2015 (mobilita’ e cassa integrazione) e il rifinanziamento dei contratti di solidarieta’ per 70 milioni di euro.

Gli altri provvedimenti al Cdm Nell’odg invece sono presenti un decreto legislativo attuativo di una direttiva europea sul riutilizzo dell’informazione del settore pubblico, accanto all’esame preliminare di quattro decreti legislativi (sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi, accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale, ma anche su bilanci d’esercizio e consolidati).

di Davide Colombo
fonte: sole24ore

Una risposta

  1. Vorrei che si iniziasse un’azione a favore dei pensionati e dei rimborsi per tutti. Non sono una pensionata ma sicuramente sono indignata per come il governo ha deciso di affrontare il problema. Il paese non può avere due sistemi attivi per le pensioni: la casta da una parte ed i cittadini dall’altra. Poi occorre anche mettere mano ai Vitalizi alla loro abrogazione ed io credo che le associazioni con i loro avvocati possano e devano fare il loro lavoro. Mi auguro che ci siano le volontà per iniziare la battaglia del secolo una risposta civile ad una inciviltà politica.Grazie

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