Quasi 500 firme per chiedere la riduzione delle tariffe cimiteriali. Prosegue senza sosta la petizione avviata dall’ADico con lo scopo di cancellare (o modificare) gli aumenti decisi ancora dal commissario Zappalorto, che hanno visto impennarsi in particolare il costo della cremazione (passato da 480 a 604 euro, +25%) e soprattutto quello dell’esumazione, che ha subito un incremento del 570% (da 50 a 335 euro). In poco più di un mese tantissime persone si sono presentate alla sede dell’Adico per apporre la propria firma. “Fra queste – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – una su quattro è stata di recente convocata da Veritas con lo scopo di esumare il corpo di qualche parente sepolto in campo comune e si è ritrovato con preventivi che variano dai 600 ai 1.200 euro. Come si può pensare di chiedere alle famiglie di sborsare questo importo tutto in una volta”. Di recente Adico sta seguendo i casi di due pensionati ai quali è stata comunicata la necessità di esumare il corpo di un proprio caro. “Appena hanno visto il costo dell’operazione – continua Garofolini -, si sono rivolti a noi, anche perchè sono persone che qualche hanno fa hanno dovuto esumare i corpi di altri parenti e lo hanno fatto con spese irrisorie. Allo stato delle cose gli uffici del neosindaco Luigi Brugnaro rispondono che le tariffe relative all’esumazione, e non solo, sono state approvate con un provvedimento del commissario straordinario il 22 gennaio scorso. E che tale provvedimento è stato reso necessario dalla difficile situazione finanziaria del Comune di Venezia. Ebbene, noi siamo convinti che per risanare il bilancio dell’amministrazione sia necessario individuare strumenti diversi da quelli finora utilizzati e tutti indirizzati a mettere mano nelle tasche delle povere famiglie. Oltretutto gli aumenti delle tariffe cimiteriali sono davvero spropositati e ancora più odiosi se si considera il contesto di sofferenza in cui vengono applicati”. La raccolta firme proseguirà fino a tutto novembre con l’obiettivo di raccogliere un migliaio di firme da presentare al sindaco Brugnaro prima della fine dell’anno. “Il nostro timore – conclude Garofolini – è che si prevedano altri rincari per il 2016. Ma ci opporremo con tutte le nostre forze”.
E’ possibile firmare la petizione nella sede dell’Adico in via Volturno, 33, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30.
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