MESTRE. Prima ha dovuto attendere l’apertura, programmata per il 25 maggio. Proprio quel giorno si è recato agli uffici per fissare l’appuntamento ma si è sentito dire che le prenotazioni andavano prese solo tramite portale. Dal portale, nonostante l’impegno profuso, non è ancora riuscito a fare nulla, anche perché le pratiche vengono esaminate solo il martedì e il giovedì e le richieste sono tantissime. Insomma, è una vera e propria odissea quella che sta vivendo un socio Adico che da diverso tempo sta cercando di portare a termine un passaggio di proprietà della macchina tramite il Pubblico Registro Automobilistico (Pra) di Venezia. Una missione praticamente impossibile, come racconta la stessa “vittima” del disservizio, che si è sentita dire pure di rivolgersi a una agenzia privata, con ulteriori spese a proprio carico.
“Dovendo vendere la mia auto per prenderne un’altra – racconta il nostro socio – ho cercato di contattare il Pra di Venezia, telefonicamente, per tre giorni consecutivi, senza che nessuno rispondesse. A questo punto ho pensato di guardare sul sito internet dell’Aci e ho appreso che il Pra riceve solo su appuntamento. Ho tentato di prendere appuntamento dal portale ma niente da fare allora mi sono deciso a interpellare un’agenzia che mi ha detto che avrebbe provveduto al passaggio di proprietà della macchina, solo su appuntamento, ad un costo di circa 150 euro superiore a quello del Pra. A questo punto – continua l’utente veneziano – ho chiamato il numero verde del Pubblico Registro e il funzionario mi ha riferito che gli uffici sarebbero stati aperti da lunedì 25. Quel giorno mi sono recato al Pra di Venezia e qui un altro referente mi ha detto che gli appuntamenti si prendono solo da portale, che loro sono aperti solo martedì e giovedì, e che comunque fanno solo 5 passaggi di proprietà al giorno. Tutt’ora, nonostante l’impegno profuso, non sono ancora riuscito a prendere l’appuntamento”.
Secondo Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, “in un momento come questo la pubblica amministrazione dovrebbe raddoppiare i propri sforzi per aiutare il cittadino e non mettergli il bastone fra le ruote costringendolo a spese non programmate. Ci auguriamo che il Pra risolva questa situazione perché gli utenti hanno bisogno di ritrovare fiducia nei confronti della “cosa” pubblica”.