MESTRE. C’è il lavoratore pendolare che percorre quella strada almeno 20 volte in un mese e per lui la spesa annua sarà superiore di circa 100 euro rispetto al 2019. Ma c’è anche l’anziana malata che due volte a settimana si deve fare accompagnare all’Istituto Oncologico di Padova: anche per lei l’anno nuovo riserva su questo fronte un rincaro di poco inferiore ai 40 euro. Insomma, tutto si può dire tranne che l’aumento del pedaggio autostradale sulla Mestre-Padova est, applicato da ieri, stia lasciando indifferenti gli automobilisti veneziani. Già oggi Adico ha ricevuto alcune segnalazioni (ma più che altro richieste di intervento) da parte di cittadini preoccupati per questo rincaro nell’ambito di un tratto autostradale già considerato da molti più che esoso. “Siamo esterrefatti – tuona Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. In pratica per arrivare da Mestre e Padova est, e viceversa, bisogna lasciare 10 centesimi per ogni chilometro. Era già un pedaggio altissimo prima, come si sono sognati di ritoccarlo ancora di più? Per caso ci sono state delle migliorie che giustifichino questi aumenti?”. Nei prossimi giorni, continua Garofolini, “valuteremo l’opportunità di inviare una lettera al Ministero dei Trasporti nella quale intendiamo raccogliere e riassumere tutte le proteste di quanti vorranno scriverci sul nostro sito o contattarci”. Secondo Adico gli automobilisti sono ormai la categoria più tartassata d’Italia. Assicurazioni, bolli, aumenti dei carburanti, tariffe autostradali. Una batosta continua. Senza contare che la merce trasportata su gomma costa di più se aumentano i pedaggi e a pagare sarà il consumatore finale. “Se il buon giorno si vede dal mattino – conclude Garofolini -, questo 2020 per le tasche dei cittadini si apre con un buio pesto”.
Una risposta
Buongiorno,
sono un cittadino di Mestre e, per recarmi a lavoro, percorro quotidianamente l’autostrada Mestre-Padova Est. Oltre a non poter godere di alcuno sconto per pendolari ormai dal 2017, sono costretto, così come molte altre persone, a pagare tariffe autostradali sempre più alte. Sarebbe doveroso che il Ministero venisse incontro a chi, non per svago ma per lavoro, o per curarsi, deve percorrere l’autostrada con regolarità.