Mestre. Segnalare un guasto e ritrovarsi con un contratto internet mai richiesto. Può succedere anche questo nell’imprevedibile mondo della telefonia ma quando il protagonista della disavventura, chiamiamola così, è un pensionato di 91 anni che per quel “malinteso” dallo scorso 10 novembre non può utilizzare il telefono di casa con cui fra l’altro chiama i parenti che vivono all’estero, allora la situazione appare ben più grave. Protagonista, suo malgrado, di questa vicenda è appunto un pensionato ultra90enne di Marghera che ora, tramite uno dei figli, ha contattato l’Adico per risolvere il problema e denunciare l’accaduto.
Tutto inizia lo scorso 18 ottobre quando il figlio del pensionato contatta l’operatore telefonico del padre, la WindTre, per segnalare un problema: l’anziano genitore non riesce più a contattare con il proprio telefono di casa un altro figlio che vive a Tolosa. Dal call center indicano un codice di sblocco che, entro 72 ore, dovrebbe risolvere la criticità. Quel codice, in realtà, risulta inesistente e il problema persiste e si aggrava, visto che il 91enne non riesce più a chiamare neppure i parenti in Germania, mentre prima il disagio riguardava solo Tolosa. Passa qualche giorno e tutto si sistema ma il 2 novembre, ecco la sorpresa. L’uomo riceve un messaggio dalla WindTre che lo ringrazia per essere passato dal rame alla fibra e lo avverte che a giorni riceverà a casa il modem. Apriti cielo. L’anziano avverte il figlio che inizia una lunga corrispondenza con WindTre. Viene così a scoprire che quella famosa telefonata effettuata il 18 ottobre per segnalare il guasto si è miracolosamente tramutata in un contratto per la fibra. Infuriato, il figlio del pensionato scrive varie pec a WindTre per intimare l’invio della registrazione audio che attesterebbe, secondo l’operatore, la richiesta della fibra da parte del 91enne. Intanto invita il padre a rimandare al mittente il modem in arrivo con il corriere. Alla fine, dopo numerosi messaggi senza risposta, l’operatore comunica che non esiste alcun file audio anche se nella mail di ringraziamento per il passaggio alla fibra si affermava il contrario. Risultato? Dal 10 novembre il pensionato di Marghera è senza telefono fisso, necessario anche per il servizio di telemedicina, e ora è costretto a utilizzare, non senza difficoltà, un mezzo che non aveva mai posseduto finora, il telefono cellulare.
“WindTre ha annunciato che in questi giorni avrebbe riattivato la linea ora bloccata per il ritorno dalla fibra al rame – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – ma ad oggi l’anziano non può ancora chiamare nessuno con il telefono fisso. La vicenda rientra purtroppo in quelle casistiche dei contratti non richiesti che caratterizzano in modo rilevante sia il settore della telefonia sia quello di luce e gas. Quando però ci vanno di mezzo persone anziane, in questo caso addirittura un ultra90enne, la questione risulta particolarmente odiosa perché è noto che una certa età si tende a ingigantire i problemi e a farsi prendere dall’ansia e dall’angoscia, come successo in questo caso. Ci auguriamo che la situazione venga risolta al più presto, ferma restando la legittima volontà del figlio, nostro socio, di presentare querela alle forze dell’ordine anche per l’impossibilità di ascoltare la registrazione che ha provocato tutto questo marasma”.