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Spese impreviste (e onerose), il 30% delle famiglie veneziane non è in grado di affrontarle

Mestre. Chi si ricorda la casella degli “imprevisti” nel gioco del Monopoli? Non era bello capitarci sopra perché dalla relativa busta potevano venire fuori, appunto, intoppi di ogni tipo. Ma quando dal gioco in scatola si passa alla realtà quella parola può diventare un incubo. L’apparecchio dentale per il figlio, il motore dell’auto che si guasta, un incidente in auto, una perdita all’interno del proprio appartamento oppure, come successo nel 2022, l’inesorabile impennata della rata del mutuo o una bolletta di luce e gas stratosferica. Basta questo per mandare in default un intero nucleo familiare, quando le entrate mensili coprono giusto giusto le spese programmate.

Secondo Adico – che ha monitorato la situazione tramite interviste ai propri soci incrociando i dati con i numeri dell’Istat – lo scorso anno il 30% delle famiglie mestrine non era in grado di affrontare eventuali spese impreviste, inserendo in questa categoria ovviamente esborsi repentini di un certo valore economico. Il dato è in aumento rispetto al 2021 quando la percentuale era di poco superiore a un quarto.  Il problema principale è legato ovviamente all’inflazione che ha ridotto di molto il potere d’acquisto dei lavoratori e dei pensionati. Facendo impennare il numero di cittadini in difficoltà economica.

“Di fronte a una extra-spesa non contemplata in bilancio – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -, diverse famiglie veneziane si sono ritrovate in ginocchio e, in alcuni casi, non sono riuscite a onorare la stangata imprevista o hanno dovuto chiedere un prestito. Secondo le nostre proiezioni l’inflazione del 2022 ha accentuato questo problema. Come detto, la rata del mutuo e le bollette pazze sono state la vera (sgradevole) novità dell’anno passato e, in parte, anche del 2023, visto che l’inflazione continua a mordere. Gli interventi urgenti di manutenzione straordinaria nell’appartamento rientrano fra i principali contrattempi capaci di mandare in default una famiglia, come il guasto al motore dell’auto o una spesa sanitaria soprattutto odontoiatrica. Per fortuna gli italiani sono buoni risparmiatori ma nel 2022 molti hanno dovuto dare fondo alle risorse accantonate in banca per affrontare i rincari”.

Secondo le elaborazioni della nostra associazione, le famiglie mestrine che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese sono passate dal 10 al 12% mentre quelle che registrano “grandi” difficoltà da 4,3 a 5,5%. Si incrementano i nuclei che non riescono più a risparmiare passate dal 39 al 42%. E la situazione non appare per nulla rosea neanche per il futuro.  

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