VENEZIA. In primo luogo, ci sono i venditori porta a porta abilissimi in quella proposta commerciale ormai chiamata “tranello del catalogo”. Poi, ci sono i call center impegnati troppo spesso in vendite per nulla trasparenti. Infine, i truffatori più subdoli, quelli che si fingono qualcuno, un prete, un poliziotto, un finanziere, un amico o una amica del figlio e agiscono con abilità e senza pelo sullo stomaco. In tutti e tre i casi, le vittime designate seguono quasi sempre un identikit preciso: persona anziana, preferibilmente sola e con più di 80 anni, quasi sempre donna (anche perché gli ultraottantenni sono per la maggioranza di sesso femminile).
Nel Comune di Venezia, secondo le elaborazioni effettuate da Adico, i soggetti che rientrano in questo identikit e che sono dunque “ad alto rischio” truffa sono più di 24 mila: oltre 15 mila donne e circa 8 mila e 500 uomini. Un esercito di anziani (ma in particolare anziane) che vivono per lo più soli e che vengono facilmente raggirati da giovani affabulatori con poche remore.
“Quando ci troviamo di fronte a truffe o tranelli tesi nei confronti di ultraottantenni ci sale la rabbia e lo sconforto – conferma Carlo Garofolini, presidente dell’associazione – Gli anziani sono particolarmente fragili, molte volte ingenui ma soprattutto quando subiscono un raggiro se ne fanno una colpa, non riescono a darsi pace, lo vivono come un dramma, una tragedia. Ci chiediamo come facciano certe persone a prendere in giro quelli che potrebbero essere i loro nonni o i loro genitori”.
Adico segue soprattutto persone anziane che hanno subito il cosiddetto tranello del catalogo, cioè hanno acquistato prodotti (materassi, pentole, elettrodomestici) da venditori porta a porta firmando contratti molto onerosi e presentati come semplici depliant non impegnativi a livello economico. “Su questo fronte – continua Garofolini – abbiamo risolto il 99 per cento dei casi facendo tornare il sorriso a molti soci”. Sono numerosi, poi, gli anziani che si rivolgono all’associazione dopo aver stipulato un contratto telefonico non richiesto, di luce, gas o telefonia. “Chiediamo tantissimi recessi, anche al di là dei 14 giorni a favore di ultraottantenni che hanno stipulato inconsapevolmente un contratto o che hanno subito un cambio gestore non richiesto – continua Garofolini -. Noi chiediamo che non sia permesso alle compagnie di stipulare contratti al telefono o porta a porta con ultrasettantacinquenni”.
Per quanto riguarda infine le truffe del finto amico, prete, poliziotto ecc., la parola passa ovviamente alle Forze dell’Ordine.