Rimborso integrale del biglietto. Senza se e senza ma. Questa deve essere la prassi per quei cittadini che avevano un titolo di viaggio acquistato da tempo e ora non possono utilizzarlo per le restrizioni imposte dal Coronavirus. “Non si dovrebbe neppure sottolineare questa cosa – spiega il presidente di Adico, Carlo Garofolini – ma siamo costretti a farlo perché in questi giorni stiamo ricevendo molte segnalazioni in merito. In particolare stiamo seguendo un socio che doveva andare all’estero per un matrimonio ma naturalmente non è potuto partire. La compagnia aerea gli sta negando il rimborso e gli sta proponendo di rinviare il viaggio o di programmare una destinazione futura. Una soluzione che il nostro assistito non accetta ed è per questo che si è rivolto al nostro servizio vacanza informata. Noi ovviamente pretendiamo la restituzione di quanto pagato per il biglietto”. In questo momento, naturalmente, la confusione regna sovrana anche perché le compagnie, soprattutto quelle low cost, tendono a muoversi in direzioni diverse. “Per questo chiediamo all’Enac di vigilare – prosegue Garofolini -. Noi, che in questi giorni continuiamo a offrire i nostri servizi anche se la sede è chiusa al pubblico in pieno rispetto del decreto del governo, siamo pronti ad assistere i passeggeri che vedono negato il loro diritto al rimborso”.