Studenti di Mellaredo “ostaggi” dei disservizi Actv. Per chi va a scuola a Mirano un’odissea quotidiana al capolinea di Caselle. Adico: “genitori esausti, ora interveniamo noi”

Mellaredo (Pianiga). Ci hanno provato in ogni modo. Richieste formali, incontri, contatti con sindaci e assessori. Perfino una (recentissima) interrogazione comunale dalla quale sono scaturite solo promesse formali, per ora irrealizzate. E così, ora, alcune famiglie di Mellaredo, di cui si è fatto portavoce Simone Coppo, hanno deciso di rivolgersi all’Adico nel tentativo di risolvere una questione di mobilità all’apparenza banale ma, evidentemente, più ostica di quanto possa apparire, per carenza di personale e di risorse da parte di Actv, chiamata, per competenza, a servire quel territorio a confine col Padovano.

Il problema è questo. Le famiglie – una quarantina quelle che per ora hanno “alzato la voce” – rilevano come i propri figli, iscritti negli istituti superiori di Mirano, vivano ormai da anni un disagio a livello di trasporto che si può tranquillamente tradurre in disservizio. Gli studenti, infatti, alla mattina possono contare su due corse mattutine, direzione Mirano, in partenza da piazza Viterbi: una alle 7.05 e l’altra alle 7.10.  Fino a qui, dunque, nulla di anormale, se non per il fatto che forse ci starebbe bene anche un altro mezzo, per chi entra a scuola più tardi, dopo le canoniche 8 del mattino. Ma tant’è, non pretendiamo troppo. Il vero guaio è che al ritorno l’unico mezzo per il centro di Mellaredo parte da Mirano alle 14.13. Dunque, per gli studenti che escono attorno alle 12:00 (liceo 12:10) e quelli che escono tra le 13:00 e 13:10 (mattina di 5 ore ovvero maggior parte degli istituti) non esiste una corsa che li riporti a casa. L’unica possibilità è quella di prendere il 17E che, passando per Santa Maria di Sala, arriva a Caselle e poi fa capolinea a Caltana.

“Ogni giorno alla fermata di Caselle i genitori attendono i propri figli per riportarli a Mellaredo – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – Un disagio enorme per tutti, in primis per i genitori, poi per gli studenti, anche per chi risiede in questa piccola frazione”.

Eppure, come detto, la soluzione potrebbe essere a portata di mano. Fra Caselle e Mellaredo, infatti, ci sono 2,8 chilometri di distanza. La strada però è statale, non la si può percorrere neppure in bicicletta.

Per questo, prosegue Garofolini, “come ci è stato segnalato dalle famiglie, che ora stanno pensando anche a una raccolta di firme, fra le soluzioni più attuabili ci sarebbe quella di allungare il tragitto del bus che si ferma a Caselle per quel breve tragitto di circa 3 chilometri. Altra soluzione sarebbe fare due abbonamenti, uno per Actv e l’altro per il Mom, in modo da poter prendere due mezzi che servono in realtà due territori diversi. Ma contando che solo per l’abbonamento Actv le famiglie sborsano 397 euro, perché devono farne un altro, per 3 chilometri? Come Adico valuteremo tutte le iniziative, mediatiche e istituzionali per risolvere un problema che, come detto, non appare assolutamente insormontabile”.

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