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A Venezia prezzi delle case giù del 5,5% in dieci anni. Record a Marghera (-25%). Garofolini: “troppe zone cadute nel degrado”

Venezia. Il concetto di inflazione e di aumento dei prezzi non riguarda il mercato immobiliare veneziano. Questo teorema semplificato, è figlio di un semplice confronto storico fra i prezzi delle case nel 2013 e quelli invece registrati nel 2023, sempre dall’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia del Territorio (leggi Agenzia delle Entrate).

Ben lungi da registrare aumenti nei costi a metro-quadro, i numeri parlano per ogni zona del comune di un generale abbassamento dei prezzi, con aree particolarmente svalutate come Marghera. In media nel comune le “tariffe” a metroquadro sono scese del 5,5%. Sarebbe un buon momento, dunque, per comprare casa e, di contro, un pessimo momento per venderla, forse uno dei peggiori degli ultimi tempi.

L’analisi di Adico, come detto, ha preso in esame un arco temporale di dieci anni, ottenendo risultati eloquenti.

Partiamo da Venezia città analizzando le abitazioni in ottimo stato. Nella zona di Dorsoduro Ovest si rilevano i ribassi più marcati, con un prezzo medio al metro quadro che passa 4.750 a 4.200 euro (-11,6%). A seguire, Cannaregio Nord, da 4.550 a 4.100 (-9,9%) e Sant’Elena (da 4.350 a 4.000, -8%). Flessione anche a San Marco con prezzi scesi da 5.900 a 5.650 euro (-4,24%). Nella zona insulare da segnalare il meno 13,3% di Murano (da 3.000 a 2.600 euro).

Le dinamiche della terraferma evidenziano in modo chiaro la perdita di valore subita negli anni in diversi quartieri. Ribasso record a Marghera. Le abitazioni in condizioni “normali” in dieci anni subiscono un ribasso del 15,6% (da 1.300 a 1.110 euro), quelle in ottimo stato del 25,6% (da 1.950 a 1.450 euro). Crollo dei costi a metroquadro anche a Chirignago. Per le case “normali” -7,14% (da 1.400 a 1.300 euro) e per quelle in ottime condizioni -10,8% (da 1.850 a 1.650 euro). E Mestre centro? Anche qui il calo non manca anche se un po’ meno marcato. Meno 10,8% per le case normali (da 1.850 a 1.650 euro a metroquadro) e meno 5,6% per quelle in ottimo stato. In realtà per quanto riguarda gli alloggi in condizioni normali, il record di ribasso del costo a metroquadro riguarda Zelarino (-27%, da 1300 a 1.100 euro) mentre le flessioni meno importanti si registrano a Favaro (-1,45 per le case normali, -1,33 per quelle in ottimo stato).

“Come abbiamo già detto in analisi simili – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – le dinamiche dei prezzi nel settore immobiliare sono figlie di diversi fattori, molti dei quali comprendono aspetti tecnici. Noi ci limitiamo a fare alcune considerazioni. Molte zone hanno perso di valore per l’accentuarsi del degrado e dell’insicurezza, ci riferiamo soprattutto a Marghera e alla zona di via Piave e della stazione. Tanti proprietari accettano di abbassare i costi anche perché avere una casa ormai costa tantissimo, è il bene più tassato assieme all’automobile. Rileviamo altresì che molte abitazioni in pieno centro a Mestre, tipo Corso del Popolo, sono in vendita da tantissimo tempo ma non trovano acquirenti. Troppe spese condominiali, problemi di parcheggio, a volte vetustà di alloggi da ristrutturare in toto. Non sappiamo cosa succederà in futuro, una cosa però è certa: la dinamica dei prezzi in ribasso è un dato preoccupante, figlio di una economia malata. Quando e se si invertirà la rotta, sarà comunque un segnale positivo”.

2 risposte

  1. Pienamente d’accordo per la mancanza dei parcheggi per residenti. Fenomeno che si acuisce anche nelle tarde ore serali a causa della movida o iniziative di pubblico interesse, che privano gli abitanti del posto macchina. A questo si aggiunga anche la scelta politica di non concedere parcheggi a prezzo agevolato per la seconda auto. Non bisogna nemmeno dimenticare che in zona centrale come Corso del popolo ,via Cappuccina, molti appartamenti sono stati venduti o affittati a stranieri che, purtroppo, non vogliono integrarsi sia sotto l’aspetto della nostra cultura, che quello delle leggi, ergo le regole condominiali.

    1. Buonasera Alessandro, vedo che la sua analisi è molto vicina alla nostra. Noi poi non vogliamo entrare nella questione degli affitti ai cittadini stranieri ma è chiaro che inevitabilmente il concetto di integrazione (reciproca) è ancora ben lontano dall’essere maturo. Resta il fatto che zone prima di prestigio, tipo appunto la prima parte di Corso del Popolo, ormai abbiano perso tantissimo valore.
      Grazie per l’intervento
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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