Mestre. La voce nella registrazione? Non è la sua. La firma sul contratto? Fasulla. L’indirizzo mail e il numero di telefono? Entrambi errati. Insomma, ci risiamo. Dopo la censura di agosto 2022 da parte dell’Agcom, la società padovana Facile Energy torna protagonista nelle azioni legali dell’Adico per la segnalazione da parte degli utenti di pratiche commerciali scorrette che si traducono quasi sempre nell’attivazione di forniture non richieste. In tale contesto, la disavventura di A.B., 62enne veneziana residente in terraferma, la dice lunga su certi comportamenti messi in pratica da alcuni venditori soprattutto tramite teleselling (leggi, call center).
A.B., come detto, risiede a Mestre nello stesso stabile del fratello con il quale condivide il contratto del gas utilizzato per il riscaldamento e per la cucina. Che succede, però? Qualche giorno fa la donna si è recata alle Poste per ritirare una raccomandata con la quale Facile Energy le comunicava un sollecito di pagamento per una bolletta da 486 euro. “Ma come – si è chiesta la 62enne – non mi risulta che quello sia il nostro fornitore”. A quel punto la 62enne veneziana ha contattato il fratello che attualmente si trova in Germania per lavoro e che è l’intestatario del sollecito. L’uomo, come lei prevedeva, ha confermato di non aver mai sottoscritto alcun contratto con Facile Energy e così A.B. ha deciso di chiamare il fornitore padovano per chiedere lumi. Risultato? Dal centralino dell’azienda non solo le hanno ribadito la presenza di un insoluto da 486 euro ma anche di un’altra bolletta non pagata di 211 euro. La donna ha quindi preteso di ricevere ulteriori informazioni sul contratto e, correttamente, l’operatore le ha fatto ascoltare l’audio che avrebbe dovuto confermare la circostanza dell’attivazione. La 62enne veneziana, però, non ha riconosciuto nel nastro la voce del fratello e ha voluto andare più a fondo richiedendo la copia del contratto stesso per verificarne la veridicità. Dal pezzo di carta la donna ha riscontrato la presenza di una firma che non appartiene al fratello, come, del resto, la mail e il numero di telefono riportati nella documentazione. A questo punto, ha presentato denuncia ai Carabinieri e si è presentato negli uffici dell’Adico.
“Da quanto ci ha riportato la nostra socia – commenta carlo Garofolini, presidente dell’associazione di via Volturno – il fornitore ha riproposto più o meno la tecnica che era già stata censurata lo scorso anno dall’Agcom. Quella volta l’autorità ha adottato un provvedimento cautelare sospendendo provvisoriamente ogni azione diretta ad attivare contratti di fornitura di energia elettrica e gas mediante teleselling, in assenza di una corrispondente manifestazione di volontà del consumatore ovvero a seguito di informazioni ingannevoli, omissioni informative e indebiti condizionamenti. L’ Autorità ha, inoltre, sospeso con il provvedimento cautelare le richieste di pagamento e la riduzione delle forniture in pendenza di reclami. Ora, però, ci troviamo di fronte a una identica pratica commerciale scorretta. Naturalmente agiremo richiedendo l’annullamento delle bollette ma ci auguriamo che Facile Energy, come le centinaia di altri fornitori che operano nel settore energetico, si dotino di un comportamento etico e, soprattutto, controllino in modo irreprensibile l’attività dei venditori i quali, per lo più, appartengono ad aziende esterne. Purtroppo sappiamo che per strappare un contratto si adottano strategie di ogni tipo. Qui, però, siamo di fronte a un vero e proprio reato che noi continueremo a denunciare fino a che le cose non cambieranno. Il problema è che il 10 gennaio 2024, salvo proroghe, sparirà il mercato tutelato e tutti gli utenti verranno serviti nel libero. Temiamo che la sfida per accaparrarsi contratti scatenerà una guerra senza confini le cui prime vittime saranno proprio gli utenti”.