Cavarzere. Dieci mesi di bollette del gas, circa 900 euro di spesa. Nulla di anormale, si dirà, se non fosse che l’appartamento in questione, dove sono stati fatturati i consumi, non è abitato da nessuno. Il problema è legato, come spesso succede, a una voltura e, successivamente, a una lettura stimata del contatore da parte dell’azienda. Infatti, quando J.B., 52enne impiegata residente a Cavarzere, ha comprato la casa, a settembre 2022, ha pure comunicato il numero indicato sullo stesso contatore del gas: poco più di 15 mila metri cubi. A giugno l’azienda ha stimato 16.220 metri cubi di gas utilizzati per un importo che, come detto, si aggira attorno ai 900 euro. Naturalmente la donna ha avviato un reclamo che non ha portato a nulla. E ha deciso di affidarsi all’Adico per la rettifica della bolletta. In contemporanea ha cambiato fornitore andando a rileggere il contatore che in effetti indicava un numero di poco superiore ai 15 mila euro comunicati dall’impiegata a Edison quando ha acquistato l’alloggio, molto lontano dai 16.220 metri cubi stimati successivamente dalla compagnia. Ora con l’intervento dell’associazione è iniziata una battaglia per ricalcolare la fattura ma si registra una situazione di stallo che contempla anche un sollecito per il pagamento della bolletta, circostanza che profuma di beffa.
“La situazione è talmente chiara che non necessita di grandi prove o documentazioni – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. I consumi stimati non hanno senso perché in casa non c’è ancora nessuno e il contatore dimostra chiaramente questa circostanza. Siamo sicuri che arriveremo presto alla risoluzione, fermo restando che registriamo un numero elevato di problematiche e disservizi, nei momenti della voltura. Spesso, per esempio, il fornitore non l’attiva perché c’è la morosità del precedente inquilino il che è ovviamente un’assurdità. Non spetta al nuovo arrivato pagare le bollette di quello precedente. Nel caso dell’impiegata di Cavarzere andremo avanti fino a che quella bolletta non sarà aggiornata. Resta come sempre il rammarico per l’impossibilità, da parte dell’utente, di risolvere da soli le criticità, perché i reclami presentati senza l’appoggio di un legale finiscono spesso nel dimenticatoio”.
