Fonte: La Nuova Venezia
“L’azienda ha creato il problema ed è l’azienda che deve risolverlo, non spetta all’utente sudare sette camice per riuscire a rateizzare gli importi”. Non si spengono le polemiche sulle cifra elevate arrivate in bolletta agli utenti marconesi di Piave Servizi, nata dalla fusione tra Sile Piave e Sisp (Servizi Idrici Sinistra Piave). Adico, associazione dei consumatori di Mestre, mette in guardia i cittadini: “Il caso di Marcon è emblematico – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’associazione -, ci appelliamo al comportamento dell’azienda che deve risolvere questa vicenda, devono mettere la gente in condizioni di pagare com’era abituata, non è il consumatore che deve spendersi per chiedere rateizzazioni o riuscire a parlare con qualcuno o interpellare chi di dovere. Invitiamo i clienti a stare attenti ad oneri e addebiti di qualsiasi natura”. E ancora: “Sappiamo che sono arrivare bollette molto elevate e ci domandiamo come sia possibile che si determini un simile importo in pochi mesi. Non può essere un problema dell’utente ma dell’azienda mettere in condizioni l’utente di riuscire a pagare nei limiti di quelli che sono gli importi delle bollette da lui ricevute. Se devo pagare 2.800 euro e mi fai quattro rate da 700, è lo stesso troppo, per questo è doveroso tenere conto dell’ accessibilità legata alle possibilità. E poi bisogna verificare che non ci siano oneri e interessi relativi ai conguagli, come accade. Infine se l’azienda per diverse motivazioni è in ritardo, la rateizzazione dev’essere consentita per lo stesso principio in un periodo maggiormente dilazionato e le rate devono essere in numero maggiore, non un massimo di cinque, ma anche dieci e più, spalmate nelle bollette e dimensionate. Attenzione – conclude Garofolini – che non si verifichino casi di addebiti in conto precedenti all’invio o al ricevimento delle bollette cartacee a casa, perché queste cose capitano”. Sulla materia, interviene anche il consigliere Federico Moretto, di Noi Marcon: “Quello che dà ancora più fastidio è che la dilazione è come lo zuccherino dato all’asino, inoltre non è una giustificazione dire che le bollette dell’acqua hanno importi elevati perché si riferiscono a un periodo lungo, bisogna anche precisare che le tariffe sono aumentate. Dove troverà la gente i soldi? Manca la collaborazione”. Il sindaco, Andrea Follini, interpellato dai residenti, ha scritto una lunga spiegazione pubblicata su Facebook, di ben cinque cartelle, in cui cerca di fare chiarezza.