Bollette “pazze” del gas, Enel Energia annulla una bollette da 5 mila euro a un pensionato veneziano

Venezia. La difficile battaglia di Adico contro le bollette “pazze” inviate da Enel Energia nel 2024 continua a produrre ancora qualche risultato straordinario. In questo caso la buona notizia ha coinvolto L.M., un 79enne pensionato residente nel centro storico di Venezia il quale si è visto annullare una fattura di quasi 5 mila euro. La vicenda, com’è ormai arcinoto, riguarda tantissimi utenti che hanno ricevuto dall’azienda bollette del gas stratosferiche, a causa di una nuova tariffa quadruplicata se non addirittura quintuplicata rispetto alla precedente offerta. L’ufficio legale dell’Adico, anche per questo caso, è intervenuto scrivendo a Enel Energia una diffida per richiedere la cancellazione di un importo insostenibile, pari appunto a circa 5 mila euro. In tale contesto, il periodo incriminato va addirittura da giugno 2023 a giugno 2024, un anno di consumi calcolati con tariffe ben superiori a quelle precedenti. In pratica, l’azienda, come successo in molti altri casi contestati dall’associazione, ha modificato il prezzo del gas passando da una cifra di 70 centesimi al metrocubo a 2,49 euro. Il 79enne veneziano ritiene di non aver mai ricevuto una comunicazione in merito, mentre Enel afferma di averla inviata regolarmente e in forma scritta – senza obbligo di pec o di raccomandata con ricevuta di ritorno -, come prevede, incredibilmente aggiungiamo noi, la normativa di Arera.

Per L.M., come successo per un altro 20% di soci seguiti dall’Adico, Enel ha riconosciuto un ritardo nell’invio della comunicazione stessa riconoscendo di fatto l’errore, definito puramente “materiale (sic!). E così ha emesso una fattura di storno che indica un importo negativo: -4.818,69 euro.

“La notizia – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – giunge in un momento di stallo, visto che gran parte delle contestazioni provenienti da ogni parte d’Italia (e seguite da varie associazioni oltre alla nostra) si sono scontrate con il muro di gomma dell’azienda, che per lo più respinge le richieste spiegando di aver comunicato il cambio tariffa, comunque totalmente esagerato e ingiustificato. Anche Arera, che di fatto ha avvallato la possibilità di comunicare le modifiche tariffarie in forma scritta, senza imporre l’obbligo di pec o di raccomandata r/r, non ha fatto nulla per gli utenti, anzi. E siamo ancora in attesa di una sentenza del Tar, che doveva arrivare a metà luglio ma nessuno l’ha vista. Noi siamo riusciti a portare a casa risultati importanti ma sono tante le persone a cui è stata riconosciuta solo una semplice rateizzazione. Questa vicenda ha dimostrato anche il sostanziale disinteresse da parte della politica che non emana mai normi capaci di tutelare in modo efficace il cittadini nella sua veste di utente e di consumatore”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post recenti

Newsletter Adico

Iscriviti subito alla nostra newsletter, riceverai notizie e informazioni sulle nostre attività!




Con l'iscrizione dai il consenso al trattamento dei tuoi dati personali! Prima di inviare e acconsentire prendi visione dell'informativa sul trattamento dei dati nella sezione privacy policy*

Continuando a navigare nel sito acconsenti all'uso di Cookie Tecnici neccessari che permettono di offrire la migliore esperienza di navigazione, come descritto nell'informatva sulla privacy.