Una politica a suon di bonus per superare il problema della natalità. E’ questa la misura, contenuta nella manovra, adottata dal governo Meloni per affrontare uno dei problemi più dibattuti dalla politica italiana. Ma serviranno questi aiuti fra l’altro riservati a un numero limitato di famiglie. Carlo Garofolini, predidente dell’Adico, è stato intervistato a riguardo dal Mattino di Padova che ha analizzato i numeri del bonus bebè in provincia.
“Come Adico -è il pensiero di Garofolini -diiffidiamo da sempre degli aiuti a suon di bonus che sembrano un modo per lavarsi la coscienza a fronte di servizi per l infanzia (e non solo) del tutto insufficienti. I numeri del padovano mostrano fra l altro quanto i numeri degli aiuti siano limitati. Lascia un po’ perplessi il premio a chi fa figli..ma si combatte così la denatalità? La nostra associazione ha studiato spesso i dati demografici del padovano rilevando anche in questo territorio un vero tracollo nel numero di nuovi nati rispetto a dieci anni fa. Con un bonus si pensa di invertire la tendenza? O sarebbe più utile rivedere tutta la qualità e l efficacia dell’ offerta territoriale per le famiglie? Siamo poi indignati da questa forma di “discriminazione”, se si così si può chiamare, nei confronti dei single senza figli che sembrano per questo governo soggetti non meritevoli di attenzioni se non dannosi per la società. Purtroppo secondo noi il politico ci sono troppi.. dilettanti allo sbaraglio. a denatalità é sicuramente figlia di una situazione economica critica quindi qualche aiuto ci può stare…ma dipende anche da un cambiamento culturale, da un nuovo e marcato spirito individualista che non può essere invertito da una semplice regalia che rischia di essere addirittura deleteria visto che potrebbe succedere, in alcuni casi, che a qualcuno venga in mente di fare un figlio per prendersi il bonus…ma con questa mentalità, come potrà crescere il figlio?