Padova. Denatalità. E’ questo uno dei principali “mali” dei nostri tempi, figlio sicuramente di una cultura sempre meno votata all’impegno familiare, sempre più individualista ma anche di una situazione economica che rende ostico mantenere i figli. Adico, che da tempo monitora questo trend, ha elaborato i dati per il Gazzettino di Padova con un focus provinciale e comunale che non lascia spazio a interpretazioni e che, di fatto, fotografa una situazio0ne che riguarda tutto il Veneto (e l’Italia). Secondo lo studio, che ha effettuato un confronto storico fra il 2007 e il 2024, il numero di nuovi nati nel Padovano è crollato di un quarto (-24,5%) passando dagli 8.733 del 2007 ai 5.732 registrati all’1 gennaio dell’anno in corso. In tale contesto, un contributo importante alla natalità è dato di sicuro dalle famiglie di immigrati anche se pure i nuclei stranieri tendono ormai a procreare meno, in linea con il trend generale.
“La nostra associazione – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – monitora da sempre alcune dinamiche demografiche dei vari territori veneti perché questi trend sono spesso lo specchio di mutamenti economici e sociali che poi si traducono in richieste d’aiuto e di assistenza alla nostra associazione. Fermo restando che, come sempre, non entriamo nelle complesse motivazioni sociologiche che rendono la denatalità un vero e proprio problema, noi rileviamo anche fra molte coppie padovane soprattutto giovani, un grande timore nel fare figli in primis a causa di lavori spesso precari ma anche per il costo della vita, quasi insostenibile per molte famiglie con figli. Una volta forse questo aspetto era considerato meno ostico di fronte al concetto di famiglia, ora è diverso. Noi insistiamo, ovviamente, sulla necessità di implementare le politiche a favore delle coppie con figli, il che significa gratuità degli asili nido, supporti tecnologici al posto dei libri cartacei, sconti sui prodotti per i neonati. Poi ovviamente quando si attuano politiche economiche scellerate, come l’aumento dei tassi di interesse che hanno raddoppiato la rata del mutuo per le coppie padovane con finanziamento variabile per l’acquisto della prima casa, allora chiaro che, al di là dei cambiamenti culturali di una società sempre più individualista, è difficile pensare che una coppia non rifletta prima di mettere su famiglia.