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Contratto di luce e gas non richiesto a un 97enne mestrino, interviene Adico. Garofolini: “vicenda biasimevole”

Mestre. Ritrovarsi con un contratto di luce e gas non richiesto è ormai una circostanza più che frequente. Come è frequente che la vittima predestinata sia soprattutto la persona anziana. Quando però parliamo di un soggetto di 97 anni, è evidente che certi limiti siano stati oltremisura sorpassati. Proprio un 97enne mestrino, infatti, è il protagonista di una vicenda dai tratti surreali e biasimevoli che è approdata all’ufficio legale dell’Adico, già molte volte chiamato in causa per assistere utenti che da un giorno all’altro si sono ritrovati con un nuovo fornitore, magari dopo aver risposto a una telefonata poco chiara o aver ricevuto in casa uno o più venditori dalle proposte fumose.

Nel caso in questione l’anziano abita in un appartamento a Mestre ed è assistito da una badante. A fine 2023, proprio mentre l’assistente familiare era fuori a fare le spese, alcune persone hanno suonato alla porta, sono entrate e si sono recate a casa del pensionato. Fortunatamente una vicina dell’uomo ha assistito alla scena e ha avverto il figlio del 97enne il quale è subito corso dal padre per sondare la situazione. Una volta giunto, però, l’ha trovato da solo. A quel punto gli ha chiesto di raccontargli quanto accaduto ma l’anziano, confuso, ha accennato solo a un discorso inerente l’energia, poi ha detto di aver mostrato loro, come da richiesta, la carta d’identità. Però non avrebbe posto alcuna firma.

Il figlio si è mobilitato contattando il fornitore del padre, Enel Energia, che in quel frangente non ha rilevato alcun cambio fornitura. Qualche giorno dopo, invece, è arrivata la conferma dello switch off, con il passaggio del cliente da Enel ad Argos. La stessa Enel ha dunque proposto di fare un nuovo switch off per tornare con lei, il figlio ha accettato e tutto è filato liscio. Salvo che, qualche settimana fa, il 97enne mestrino ha ricevuto a casa due bollette di Argo, per il consumo di luce e gas. La pratica è ora seguita dall’Adico.  

“Purtroppo queste modalità sono diffusissime – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’associazione – seguiamo decine e decine di casi all’anno invocando anche un intervento dei fornitori che si affidano molto spesso ad aziende esterne per la vendita dei contratti. Servono maggiori controlli e un codice etico e bisogna imporre una norma che vieti la stipula di contratti porta a porta o telefonici con persone anziane. Nel caso in questione, qualsiasi cosa sia successa nulla giustifica che si proponga una nuova fornitura a una persona di 97 anni. A livello legale, abbiamo chiesto ad Argos che ci venga inviato il relativo contratto con la firma dell’uomo. Lo attendiamo per analizzarlo e poi ci muoveremo di conseguenza”.

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