Direct English, seconda fase. Tramite il suo ufficio legale – che ieri ha ricevuto l’ultimo gruppo di studenti della scuola d’inglese improvvisamente chiusa qualche settimana fa -, Adico ha predisposto una diffida legale per richiedere alle finanziarie la restituzione dei soldi già trattenuti agli n studenti della scuola pur in assenza dell’erogazione del servizio, ovvero delle lezioni di inglese. Questa è appunto la seconda mossa dopo la prima diffida legale e la messa in mora della Education srl, che gestisce in franchising i marchi delle scuole Direct English che hanno chiuso i battenti, e dopo la richiesta di blocco del finanziamento alle finanziarie coinvolte.
“Allo stato delle cose – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -, pur considerando le dichiarazioni di Vincenzo Infantino, responsabile della Education srl, si attendono ancora risposte ufficiali da parte delle finanziarie per il blocco delle rate. Per quanto riguarda le indiscrezioni emerse sui giornali circa la possibilità, soprattutto per chi ha pagato in contanti, di essere iscritti in altre scuole, Adico si riserva di valutare la concretezza e l’opportunità di tale soluzione, da discutere in ogni caso con gli studenti. La nostra associazione resta in contatto costante con il responsabile della Direct English alla ricerca delle risoluzioni meno penalizzanti per gli iscritti”.
Adico in questi giorni sta mettendo in campo tutte le proprie forze organizzative per gestire il gruppo numerosissimo di studenti che si sono rivolti all’ associazione.
“Al di là delle notizie che ogni tanto appaiono anche sulla stampa – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’ Adico – invitiamo gli studenti a seguire le comunicazioni ufficiali che la nostra associazione invia agli iscritti in relazione all’ evoluzione di questa complessa faccenda. In questo momento la nostra struttura sta seguendo con grande attenzione gli oltre 150 studenti che si sono rivolti a noi. Stiamo mettendo in campo tutte le azioni necessarie per portare a casa il miglior risultato possibile”.