Elettrosmog, aumentano i limiti di esposizione. Le preoccupazioni di Adico

La notizia è passata un po’ in sordina, anche se le cronache dei giornali ne hanno dato comunque spazio mettendo in allarme soprattutto i tanti comitati di cittadini che in questi anni hanno manifestato tutte le proprie preoccupazioni davanti ai ripetitori piazzati a pochi passi dalle loro case. Di fatto, il 19 dicembre 2023 la Camera dei Deputati, respingendo tutti gli emendamenti portati dalle opposizioni, con i voti di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, sono stati aumentati i limiti di esposizione della popolazione italiana ai campi elettromagnetici da 6 volt/metro (il precedente, oramai, limite) a 15 volt/metro. Risultato? Una miriade di reazioni di segno opposto che stanno solo creando caos e che non aiutano a capire se vi siano davvero rischi o meno per la salute delle persone. Infatti, come sottolinea Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, “leggendo in questi giorni i commenti a questo provvedimento si diventa matti. Da una parte c’è chi paventa gravi impatti sulla salute dall’altra chi addirittura sbeffeggia le preoccupazioni della gente manifestando certezze scientifiche che non paiono spesso convincenti. A volte per le nostre posizioni in difesa dei cittadini assediati dalle antenne siamo stati aspramente criticati, anche con toni tutt’altro che civili. Eppure noi stiamo solo chiedendo che i cittadini vengano informati in modo chiaro e definitivo sul possibile impatto delle onde elettromagnetiche sulla salute delle persone”.

Adico si rivolge soprattutto alle amministrazioni locali affinché non sottovalutino le paure dei cittadini, cercando di condividere l’eventuale scelta relativa al posizionamento di un’antenna e di garantire in ogni momento la possibilità di misurare le emissioni prodotte dal ripetitore.