Per molti punti di vista, è la storia più triste e commovente di queste ultime settimane ed è l’emblema delle tante storie che raccontiamo ogni giorno tramite il nostro sito. C.G. 88enne invalida residente nella provincia di Imperia, è morta alla vigilia di Natale dopo alcuni giorni di ricovero. La donna, potrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere deceduta a causa di una bolletta dell’acqua “stratosferica” ricevuta a inizio dicembre e risultata poi sbagliata. In effetti la donna ha accusato il malore subito dopo aver scoperto di aver pagato tramite addebito bancario la metà di una fattura idrica di oltre 15 mila euro. Un colpo evidentemente troppo pesante per l’88enne che infatti poco dopo si è sentita male ed è stata trasportata d’urgenza all’ospedale. Il 24 dicembre purtroppo è deceduta e ovviamente il legame fra quella bolletta e il decorso fatale non sembra così improbabile.
La vicenda conferma in modo “crudele” quello che la nostra associazione afferma da tempo. “I fornitori – spiega il presidente dell’associazione, Carlo Garofolini – di fronte a fatture quantomeno anomale contenenti importi decisamente sovrastimati rispetto alle precedenti, dovrebbero effettuare adeguati controlli prima di procedere con l’invio. Gli utenti, soprattutto quando sono molto anziani, hanno una sensibilità e una fragilità anche fisica che può provocare malori o mancamenti. Abbiamo raccontato spesso casi di soci in là con gli anni che si sono sentiti male a causa di una truffa, di un imbroglio, di una multa o, appunto, di una bolletta molto alta. Non ci stancheremo mai di dire che la fascia degli ultra75enni necessiti di tutele e attenzioni diverse rispetto agli altri consumatori e utenti. Anche perché è quella più soggetta ai raggiri dei malviventi”.
Per la cronaca, la fattura dell’acqua era in realtà di 55 euro. Contro i 15 mila 399 euro riportati in bolletta. Un errore non da poco (e, purtroppo, non così raro) risultato questa volta addirittura fatale all’anziana ligure.
