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Bonus spesa, che flop. A Venezia la card ‘dedicata a te’ è riservata a meno di un quinto delle famiglie indigenti

Era già tutto previsto, come cantava Riccardo Cocciante. La carta elettronica “dedicata a te”, beneficio una tantum riservato alle famiglie più indigenti, sta già scatenando i malumori di molti cittadini veneziani, come testimoniano le diverse segnalazioni che stiamo ricevendo in questi giorni. Il problema, com’è intuibile, riguarda quei nuclei che, pur ritenendo di averne i requisiti, sono rimasti fuori dall’aiuto economico che si traduce in un contributo unico del valore di 382 euro per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Il messaggio inoltrato ai diretti interessati residenti nel Comune di Venezia non lascia spazio a interpretazioni. Infatti, dopo un preambolo che descrive la ratio del bonus, arriva la sgradita comunicazione: “INPS ha estratto dalle sue banche dati 15.188 soggetti residenti nel Comune di Venezia potenziali beneficiari, stilando una graduatoria secondo i criteri indicati dal Ministero per l’assegnazione delle carte disponibili. A tal proposito la informiamo che il suo nominativo NON rientra trai 2775 beneficiari della Carta dedicata a te individuati da INPS.

“Il problema – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – com’è intuibile dal numero esiguo di beneficiari veneziani sicuri, 2.775, a fronte di oltre 15 mila beneficiari potenziali, è legato a condizioni che all’apparenza appaiono molto ampie e chiare – basta essere iscritti all’anagrafe e avere un Isee inferiore ai 15 mila euro – ma che poi, leggendo bene, sono sempre più stringenti anche perché si va ad esaurimento risorse privilegiando certo le situazioni più delicate per non dire estreme ma tagliando fuori tante famiglie che avrebbero comunque un gran bisogno di quell’aiuto. Fra questi segnaliamo in particolare persone alle quali è stato tolto il reddito di cittadinanza e che ora si ritrovano senza alcuna entrata e faticano davvero a fare la spesa”.

In attesa di capire come si evolveranno le cose, riportiamo tutte le informazioni relative alla carta “dedicata a te” proponendo un articolo del portale forbs.com.

Prevista dalla Legge di Bilancio 2023 e disponibile da luglio 2023 presso gli uffici di Poste Italiane, Dedicata a te è una carta elettronica con un contributo unico di 382,50€ destinato alla spesa e ai generi alimentari di prima necessità.

Una falsa partenza ha rinviato il lancio della misura dal 26 giugno al 18 luglio, data a partire dalla quale gli aventi diritto riceveranno istruzioni riguardo il ritiro della carta solidale.

A chi spetta la social card Dedicata a te e come ottenerla? Nell’articolo che segue potrai leggere tutti i dettagli della misura la cui attuazione è ormai ai blocchi di partenza.

Leggi anche: Supermercati più economici in Italia: dove conviene fare la spesa

Cos’è la carta Dedicata a te e come funziona?

Finanziata da un fondo ad hoc da 500 milioni di euro, la carta solidale Dedicata a te raggiungerà 1 milione e 300 mila nuclei familiari, stando a quanto appurato da ISTAT che ha rettificato la stima iniziale secondo cui i beneficiari sarebbero stati 1,4 milioni.

Come stabilito dal decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale a maggio, la carta destinata ai cittadini più in difficoltà conterrà 382,50€: si tratta, quindi, di un importo complessivo che consentirà di spendere una media di circa 2,20€ al giorno, destinabili esclusivamente all’acquisto di beni alimentari di prima necessità, alcolici esclusi.

Il contributo una tantum, infatti, potrà essere speso esclusivamente entro il 31 dicembre 2023. Per attivare la card assegnata sarà necessario utilizzarla per effettuare un primo pagamento entro il 15 settembre 2023; la mancata attivazione entro la data indicata comporterà l’annullamento del contributo.

Carta Dedicata a te: a chi spetta?

La carta Dedicata a te può essere ritirata presso gli uffici postali dal 24-25 luglio ed è destinata ai nuclei familiari con ISEE fino a 15.000€. Il decreto governativo che norma la misura ha stabilito che ai fini dell’assegnazione della card saranno preferiti i nuclei con:

  • Tre o più componenti e figli piccoli (nati entro il 31 dicembre 2009);
  • Tre o più componenti.

I restanti posti in graduatoria saranno assegnati in base al numero (almeno tre persone) e all’età dei componenti della DSU.

L’ISEE più basso avrà in ogni caso valenza premiale e, nell’eventualità in cui dovessero avanzare delle carte, verranno assegnate ai nuclei “anche unipersonali, in effettivo stato di bisogno”, sulla base di informazioni pervenute ai locali servizi sociali.

Restano esclusi dal contributo tutti i percettori del Reddito di cittadinanza, del Reddito di inclusione o dei sussidi di disoccupazione (ad esempio Naspi e indennità sociale di disoccupazione per i collaboratori DIS-COLL), anche se a riceverli è un solo componente del nucleo familiare.

La carta Dedicata a te non è erogabile, inoltre, ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di:

  • Indennità di mobilità;
  • Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
  • Cassa integrazione guadagni (CIG);
  • Qualsiasi forma di integrazione salariale per disoccupazione involontaria erogata dallo Stato.

Potrebbe interessarti: Assegno unico INPS, quando arriva e come ottenere l’ISEE

Come richiedere la carta Dedicata a te

Dal 18 luglio 2023 i beneficiari del contributo saranno contattati dai Comuni di residenza per chiarire le modalità del ritiro presso gli uffici postali della carta Dedicata a te.

Non è necessario, quindi, fare domanda per l’ottenimento della card, in quanto le famiglie aventi diritto sono state individuate dall’INPS sulla base dei criteri stabiliti nell’ambito del decreto governativo.

Per aver diritto alla carta Dedicata a te sono previsti due requisiti:

  • L’iscrizione all’anagrafe comunale della popolazione residente;
  • La certificazione ISEE in corso di validità che indichi un reddito annuo inferiore a 15.000€.

La carta Dedicata a te può essere ritirata presso tutti gli uffici postali presentando la comunicazione ricevuta dal Comune di residenza, contenente l’abbinamento del codice fiscale del beneficiario con il codice della carta assegnata.

13 risposte

  1. Buongiorno, posso dire che è una presa in giro!!! Noi con ISEE 11.000 5 componenti di cui 3 minori 2018,2011,2008 e tutti iscritti all’anagrafe non ci spetta. Una vergogna!!!

    1. Guardi signora Elisabetta, quando ho visto i dati su Venezia ho pensato a uno scherzo…ma che senso ha fare un bonus del genere che discrimina 4 famiglie su 5 (come la sua) che avrebbero tutti i requisiti??? Queste cose meglio non farle perchè sono ingiuste, appunto, per nuclei come il vostro e tantissimi altri che ci hanno contattato indignati contro la card essendone rimasti fuori.
      Grazie per averci scritto e speriamo che si rendano conto che fatto così questo bonus è solo una pagliacciata.
      Le auguro intanto una buona serata pur nella rabbia di questa palese ingiustizia.
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

        1. Salve Nicola…siete in tanti, molti di più di quelli che potete pensare..purtroppo
          Gianluca Codognato
          uff. stampa Adico

  2. Con un ISEE di 7.448,71 euro, 3 componenti famigliari di cui 1 invalido 100% e un minore, si pensava di essere contattati, invece probabilmente non rientramo. Anche se non capisco perchè

  3. Buongiorno. Io un isee di 14800. Se non ho capito male, non serve fare richiesta ma ti arriva lo stesso. A me non è arrivato niente.

    1. Salve signor Andrea, è esatto! L’Inps comunica i potenziali beneficiari al Comune il quale contatta il diretto interessato. Problema, come potrà leggere nell’articolo: restano esclusi dal bonus 4 possibili beneficiari su 5. Come vengono scelti i fortunati? Mistero. E ora la stessa cosa succederà con il bonus benzina. A noi sembra una ingiustizia evidente e lo abbiamo scritto e denunciato. Però non abbiamo avuto il seguito che ci saremmo aspettati, ora riprenderemo l’argomento proprio in riferimento al bonus benzina. Vediamo che succede.
      Grazie per averci scritto. speriamo davvero di potervi aiutare.
      Buona serata
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  4. Anche noi, nucleo 5 persone, di cui 2 minori di 7 ed 11 anni e solo due redditi da lavoro dipendente isee che non arriva a 10.500. Mi spiace ma non rientrate nella graduatoria. Intanto i soliti noti con la socialcard vanno a riempire carrelli di bibite e patatine da rivendere nella propria attività. Ci vorrebbero più controlli. È utopia che solo una famiglia su 5 possa usufruire del bonus. A questo punto era meglio se il comune non aderiva.

    1. Salve Lisa, sa cos’è la cosa che mi ha più stupito? Che al di là delle persone che ci hanno contattato, come lei, non ho visto un grande movimento di protesta contro questa palese ingiustizia. Ingiustizia che ora si replica con il bonus benzina, dato che è riservato a chi ha già ricevuto la social card. Forse la gente è ormai esausta e teme (per molti versi, a ragione) che non serva a nulla. Noi continueremo a denunciare lo scandalo anche con il bonus benzina. Che senso ha individuare le famiglie più in difficoltà per poi aiutarne solo una parte?
      Grazie per il suo prezioso intervento speriamo che questa assurdità emerga con più vigore anche da parte delle altre associazioni.
      Un saluto
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  5. Buongiorno, in effetti è una gran presa in giro. Il brutto è che il comune di Venezia non pubblica nemmeno la graduatoria, di modo che se per caso hai perso la raccomandata non sai come fare a sapere se ne hai (avevi…) diritto. Siamo una famiglia con isee a 8 mila, tre componenti di cui due disabili. Ora si aggiunge anche la pagliacciata del bonus trasporti inserito sempre nella medesima carta. Beato chi ce l’ha!!! Grazie. cordialità Stefano

    1. Buonasera signor Stefano, quindi mi conferma che lei non l’ha ricevuto? Guardi, per quello che ho visto ci sono famiglie in situazioni più agiate della sua che hanno ricevuto quel bonus e anche quello per i trasporti. Quindi, la selezione dei beneficiari è stata totalmente casuale? A questo punto, temo proprio di sì.
      Speriamo che le venga riconosciuto a posteriori, se fossi in lei proverei a pressare i servizi sociali del Comune. Mi sembra davvero ingiusto!!
      Buona serata
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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