Intervento da 930 euro ma il condizionatore continua a non funzionare. Adico assiste una coppia trevigiana contro la ditta umbra Multiservice. Garofolini: “non è il primo caso con questa azienda”

Carbonera. L’estate 2024 sarà ricordata per il caldo opprimente e per le innumerevoli segnalazioni ricevute da Adico anche in questi giorni per interventi di manutenzione sui condizionatori al limite del truffaldino. L’ultima testimonianza di questa odiosa circostanza giunge da Carbonera, in provincia di Treviso, dove A.D.F., 54 anni e S.C., 52, hanno vissuto un’esperienza definita “pessima” con una azienda, la Multiservice di Pesaro-Urbino, già protagonista di vicende simili seguite dalla nostra associazione. Di fatto, la coppia, a inizio agosto, con un clima “africano” si sono ritrovati con il condizionatore rotto e, come succede in questi casi, hanno cercato su i9nternet una ditta in grado di intervenire subito, pur essendo piena estate. Alla fine, hanno optato per la Multiservice che ha inviato subito un tecnico per valutare la situazione. La diagnosi? Molto simile a quella già raccontata da altri soci che si sono rivolti ad Adico. Il condizionatore è rotto e bisogna sostituirlo con un altro da 4 mila e 800 euro (poi divenuti, come per magia, 3 mila e 800). In alternativa, lo si può aggiustare per 930 euro, comprensivo di ricarica con gas R410. I due coniugi hanno optato per la seconda soluzione, anche se l’incaricato avrebbe spinto per la prima. Ma tant’è. A.D.F. ed S.C. pagano subito come da richiesta e attendono l’intervento, promesso per il pomeriggio. Risultato? Nel pomeriggio, in effetti, arrivano due operai che di fatto caricano solo il gas, fra l’altro diverso da quanto indicato in fattura e se ne vanno specificando che era quello il lavoro previsto. Alla fine, dunque, dopo aver sborsato 930 euro, il condizionatore non funziona (sic!). Ma non solo.

Come si legge nella denuncia alla Procura della repubblica di Treviso, le magagne sono tante. “Il gas – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – risulta diverso da quello indicato nel contratto. I 930 euro sono del tutto sproporzionati per il solo prodotto inserito visto che non c’è stata la sostituzione del compressore, solo verbalmente indicata. Nel contratto la Multiservice non ha indicato alcune opere che invece erano state dichiarate verbalmente necessarie. Infine la ditta, secondo i nostri soci, ha adottato una pratica commerciale scorretta nella stesura e nella firma del contratto richiedendo un pagamento anticipato dell’intero importo indicandolo indispensabile per l’esecuzione dei lavori che in fine non sono stati eseguiti come da indicazioni. Senza contare – conclude Garofolini -, che la Multiservice ha inizialmente inviato ai due clienti una fattura del tutto sbagliata, appartenente a un’altra persona. Purtroppo non è la prima volta che ci viene segnalato il modus operandi di questa ditta che però ha negato comportamenti non corretti quando abbiamo scritto con il nostro ufficio legale. A nostro giudizio ora tocca alle autorità giudiziarie vagliare eventuali ipotesi di reato”.       

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