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Istat, prezzi ancora in salita. Adico: fra caro-spesa e costo carburante poche famiglie sfrutteranno il ponte”

Mentre si avvicina il ponte che dal 25 aprile porterà molti vacanzieri a godersi le ferie fino all’1 maggio, Adico continua a registrare una congiuntura economica che obbliga la maggioranza delle famiglie a stringere la cinghia. Al di là delle bollette stratosferiche del gas che stanno costringendo molti utenti, soprattutto di Enel, a chiedere prestiti e rateizzazioni, gli ultimi dati dell’Istat sui rincari che continuano a evidenziare l’aumento dei prezzi a partire da primavera 2022. Secondo l’ultimo report dell’Istat, infatti, “a marzo l’inflazione risale leggermente all’1,2% su base annua dallo 0,8% del mese precedente, ma risulta leggermente al di sotto dell’1,3% indicato nella stima preliminare. La lieve accelerazione riflette l’attenuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici, sia per la componente regolamentata (da -18,4% a -13,8%) che non regolamentata (da -17,2% a -10,3%). Un sostegno all’inflazione si deve inoltre all’accelerazione dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+4,5% da +3,8%). Di contro, i prezzi dei prodotti alimentari non lavorati mostrano anche a marzo un rallentamento (+2,6% da +4,4%), così come i prezzi dei Tabacchi (da +2,6% a +1,9%) e dei Beni alimentari lavorati (da +3,4% a +2,8%). Nel mese di marzo l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +2,3%, mentre quella al netto dei soli beni energetici  decelera da +2,6% a +2,4%.”.

Purtroppo, sottolinea Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, “i numeri sull’inflazione sono soggetti a tante interpretazioni a seconda della lettura che si intende fornire. Però, se vogliamo essere onesti, il dato anche per marzo 2024 resta allarmante. I tanti segni più, raccontano di aumenti continui, costanti, rilevanti che proseguono inesorabili dal 2022. Poi c’è il costo energetico che conosce oscillazioni a dir poco bizzarre.

I prezzi calano in modo costante, poi risalgono, poi rallentano. Eppure noi abbiamo l’ufficio pieno di fascicoli che coinvolgono famiglie stangate da bollette folli, soprattutto del gas. Pensionati con la minima costretti alle cure per pagare luce e gas. Ora, inevitabili, arriveranno le impennate dei costi della benzina, figlie delle speculazioni legato all’ esodo vacanziero. Ovviamente, il tutto, con una tensione internazionale che promette un’escalation senza via di ritorno. La domanda da fare è, dunque: ma è questo il meglio che desideriamo per noi e, soprattutto, per i9 nostri figli?”

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