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Mercato libero, caos clienti vulnerabili. In Adico boom di richieste di assistenza a aiuto soprattutto da parte di persone anziane

Mestre. C’è il pensionato over 75 servito nel mercato tutelato che si è ritrovato nel libero pur non avendone fatto richiesta e pur avendo tutto il diritto di restare lì dov’è, essendo un vulnerabile. C’ il percettore di bonus sociale che si trova nel mercato libero ma non ha mai ricevuto alcuna comunicazione circa la possibilità di andare nel settore a maggior tutele, che permette di sicuro risparmi maggiori. Ci sono utenti non vulnerabili che prima di passare al libero avrebbero il diritto di fare sei mesi nel mercato a tutela graduale ma non lo sanno, perché il fornitore non gli ha manifestato questa possibilità. Ci sono gli articoli di Arera talmente caotici da essere incomprensibili anche per gli addetti ai lavori. Insomma, è un vero e proprio caos quello scoppiato da gennaio con la liberalizzazione del mercato del gas per i clienti domestici e quello che sicuramente scoppierà a luglio con lo stop al tutelato della luce.

“Nei nostri uffici quasi quotidianamente riceviamo richieste di informazione, assistenza e aiuto da parte di utenti mestrini, soprattutto anziani, che sono in totale confusione circa i propri diritti – conferma il presidente di Adico, Carlo Garofolini -. In particolare alcune persone over 75, quindi vulnerabili, che erano serviti nel tutelato ora si trovano nel libero. Ma come ha chiarito anche Arera di recente, se un ultra75enne è nel tutelato deve restarci in automatico senza presentare alcuna richiesta. A meno che non sia lui a domandare per iscritto di essere fornito nel libero mercato. Stessa cosa per i percettori di bonus sociale che, se sono nel tutelato, non devono essere trasferiti al libero a meno che non lo richiedano. Chi beneficia invece della 104 e vuole restare o andare (se non lo è già) nella maggior tutela, potrà farlo con una domanda presentata per iscritto”.

A quanto risulta, anche gli stessi fornitori “dimenticano” di comunicare in modo chiaro i diritti per i clienti vulnerabili. A volte la comunicazione è contenuta in bolletta ma, com’è noto, non tutti leggono ogni pagina della fattura elettrica o del gas. Insomma, conclude Garofolini, “serve più chiarezza su questo fronte perché questa confusione potrebbe aprire la strada anche a richieste di rimborsi da parte di clienti che avrebbero diritto di restare nel settore tutelato invece sono stati portati nel libero mercato che, in linea di massima, presenta tariffe più alte. Ricordiamo, proprio in considerazione di ciò, che grazie alla convenzione fra la nostra associazione ed S4 Energia, ai clienti Adico che vi aderiscono vengono applicati prezzi proprio da mercato a maggior tutele”.        

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