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Porta a casa per due volte il televisore imballato ma in entrambi i casi non funziona. Ultra80enne mestrino chiede aiuto all’Adico. Garofolini: “il negozio non vuole sostituirlo, terza vicenda simile in pochi giorni”

MESTRE. Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. Seguendo il genio di Agatha Christie, possiamo affermare che la prova sia ormai evidente: anche un televisore imballato che in teoria dovrebbe avere superato tutte le prove del controllo qualità, può presentare difetti e danneggiamenti non imputabili all’acquirente. Eppure, quando succede, il consumatore deve sudare sette camice per ottenere il cambio merce (quando ci riesce) e comunque i dubbi del venditore circa una condotta scorretta da parte del cliente aleggiano sempre nell’aria senza speranza di dissiparli. Sono tre i casi simili seguiti da Adico in questo periodo. Proprio ora, che in tanti a Natale hanno deciso di acquistare un televisore per adeguarsi alle nuove tecnologie. L’ultima vicenda della scorsa settimana è a dir poco emblematica e riguarda un anziano ultraottantenne che ha comprato la tv alla Mediaworld di Mestre. Il pensionato ha individuato lo schermo preferito, 55 pollici, 900 euro (mai avuto un effetto-cinema del genere) e si è fatto consegnare l’imballaggio per poi portarselo a casa. Una volta aperto fra le mura domestiche, si è reso conto che non si accendeva e, con grande rammarico, è tornato al punto vendita per riconsegnarlo. Qui, gli addetti di Mediaworld hanno proceduto con una analisi del guasto, imputando subito la colpa all’ultraottantenne ma, per puro spirito conciliativo, accogliendo la richiesta e cambiando il televisore con un modello identico. Risultato? L’anziano è tornato a casa, ha tolto l’imballaggio, ha acceso la tv, che questa volta si è aperta, ma dopo poco, et voilà, si è tutto spento. L’uomo, quasi rassegnato, è ritornato al punto vendita, ha esposto il nuovo problema ma questa volta l’unica proposta che ha ricevuto è stato l’acquisto di un nuovo monitor, questa volta con un ulteriore esborso. L’uomo dunque si è rivolto all’Adico, e tramite l’ufficio legale dell’associazione, richiederà un nuovo televisore. Sempre in queste settimane sono capitati due casi simili uno dei quali già raccontato nel nostro sito. Un anziano ha portato a casa la tv nuova e imballata comprata alla Sme di Marghera ma una volta aperta, la stessa presentava crepe sul monitor. Quando l’uomo ha riportato indietro lo schermo, si è sentito dire che la colpa era sua. Ora, grazie alla nostra associazione, si è trovata fra le due parti una soluzione bonaria. La stessa che si cerca per un’altra socia che ha acquistato la tv da Mediaworld e quando l’ha accesa, ha constatato problemi di visione per quanto riguardava i pixel. Morale della storia? “Anche considerando che questo Natale le tv andranno a ruba soprattutto come auto-regalo vista l’introduzione di una nuova tecnologia ad alta definizione – spiega Carlo Garofolini, presidente di Adico – chiediamo ai punti di vendita di adottare tutte le procedure del caso per tutelare i propri clienti. Quali procedure? La migliore è la consegna a casa della tv con apertura dell’imballaggio in loco e test di funzionamento davanti all’acquirente e agli addetti del punto vendita. In seconda battuta, una “garanzia” per poter sostituire lo strumento difettato, salvo palesi manomissioni del compratore, in tempi congrui rispetto all’acquisto”.

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